Atrani è un incantevole borgo affacciato sul mare, ma ha una particolarità che lo contraddistingue: è il comune più piccolo d’Italia. Si trova in Campania ed è un vero gioiello di bellezza della Costiera Amalfitana, nonostante sia ben meno famoso di Positano o Amalfi. Le sue dimensioni sono evidenti, dato che è caratterizzato da una sola strada e una spiaggia di pescatori. Originariamente era un villaggio di pescatori e, con la sua estensione di soli 0,1206 km² di superficie, è anche il comune con la più alta densità nella provincia di Salerno nonché il più popoloso, con la sua popolazione di 791 abitanti.
La storia di Atrani è affascinante ma allo stesso tempo intrisa di eventi drammatici. Le sue radici risalgono all’epoca romana. All’epoca la sua estensione era molto più ampia e comprendeva anche Ravello e cinque chiese in pochi chilometri. Poi, però, il 25 novembre del 1343 è avvenuta la prima tragedia: un maremoto ha sommerso parti di Amalfi e Atrani, portando al declino del ducato di Atrani che è stato successivamente inglobato nel principato di Salerno. Poi, nel 2010, Atrani ha subito un’altra alluvione che ha causato due morti. Oggi, del borgo rimane solo una spiaggia e una strada, circondate da poche case.
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Ma non lasciatevi ingannare: le bellezze di Atrani sono tante e nascoste. La struttura unica arroccata che si erge a picco sul mare e che è raggiungibile attraverso una scala dalla strada principale le dà un fascino irresistibile. Non mancano le numerose chiese e grotte, tra cui la Grotta e casa di Masaniello, che si dice abbia ospitato il capopopolo napoletano inseguito dai soldati del Viceré. La casa della famiglia materna di Masaniello era poco distante. Insomma, Atrani ha tutte le carte in regola per essere scoperta ed apprezzata quando si viene in Costiera.
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