Presentato il primo computer biologico al mondo basato su cellule cerebrali umane

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Presentato il primo computer biologico al mondo basato su cellule cerebrali umane

| 18/04/2025
Fonte: YouTube

Il sistema permette un apprendimento rapido e adattabile

  • Cortical Labs ha sviluppato il primo computer biologico, CL1, che utilizza neuroni umani coltivati e integrati con chip di silicio per elaborare informazioni in modo simile a un cervello umano
  • Il sistema permette un apprendimento rapido e adattabile, superando alcune limitazioni delle intelligenze artificiali tradizionali, come la gestione di ambienti imprevedibili
  • Il CL1 è progettato in un case avanzato che funge anche da sistema di supporto vitale, mantenendo le cellule vive tramite regolazione di temperatura e gas
  • L’azienda prevede di commercializzare il CL1 nel 2025 per circa 35.000 dollari, con una versione più economica accessibile via cloud in sviluppo
  • L’uso di neuroni umani solleva questioni etiche, ma Cortical Labs assicura che le cellule non possiedono coscienza e sottolinea la necessità di regolamentazioni specifiche

 

L’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale ha raggiunto una nuova frontiera con il CL1, il primo computer biologico sviluppato dall’azienda australiana Cortical Labs. Questo dispositivo sfrutta cellule cerebrali umane coltivate in laboratorio, combinate con hardware al silicio, per creare un sistema in grado di apprendere e adattarsi più rapidamente rispetto ai tradizionali modelli di intelligenza artificiale.

Il principio alla base del CL1 è quello di utilizzare neuroni derivati da cellule staminali pluripotenti indotte (iPS), che vengono collocati su un chip e stimolati elettricamente. Queste cellule formano reti neurali capaci di elaborare informazioni in modo simile a un cervello biologico. I segnali generati vengono poi analizzati da un software AI, che permette al sistema di migliorare continuamente le sue capacità.

Il CL1 è progettato con una struttura avanzata che funge da ambiente di supporto vitale

Cortical Labs ha dimostrato il potenziale della tecnologia già nel 2022, quando un prototipo sperimentale ha imparato a giocare a Pong in soli cinque minuti. Tuttavia l’azienda si è resa conto che per portare questa tecnologia oltre i laboratori, era necessario sviluppare una versione più accessibile e utilizzabile su larga scala. Per mantenere in vita i neuroni, il CL1 è progettato con una struttura avanzata che funge da ambiente di supporto vitale, regolando parametri essenziali come temperatura e gas.

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Questo sistema rende possibile la commercializzazione del dispositivo, il cui lancio è previsto per la fine del 2025 al prezzo di 35.000 dollari. Per rendere la tecnologia più accessibile, l’azienda sta anche lavorando su una versione basata su cloud. Oltre al potenziale tecnologico, l’uso di cellule umane in un computer solleva importanti questioni etiche. Sebbene Cortical Labs abbia chiarito che i neuroni utilizzati non hanno coscienza, il dibattito sulla regolamentazione di queste tecnologie è aperto. Si tratta di un primo passo verso un futuro in cui biologia e informatica saranno sempre più integrate, ma resta da capire fino a che punto questa fusione potrà spingersi.

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