Ox Horn, un complesso di ricerca e sviluppo costruito da Huawei a Shenzen, in Cina, presenta 12 città e 100 edifici distinti, tutti ispirati all’architettura europea. Se qualcuno venisse teletrasportato nel bel mezzo di Ox Horn e gli venisse chiesto di indovinare dove si trova, probabilmente la Cina sarebbe in fondo alla lista delle risposte. Questo perché il nuovo campus del gigante tecnologico cinese comprende sia repliche di noti punti di riferimento occidentali sia edifici fortemente influenzati da vari stili architettonici europei. Completato nel 2019 al costo di ben 1,5 miliardi di dollari, Ox Horn ospita i principali uffici di ricerca e sviluppo di Huawei e dispone di un proprio sistema di trasporto in tram, ma è stato oggetto di critiche per la sua evidente ispirazione europea.
Presenta una splendida replica del castello tedesco di Heidelberg, completa di una replica immacolata del suo ponte vecchio, oltre a decine di altri edifici iconici di città come Verona e Bologna, Bruges, Oxford e Parigi. È progettato per ospitare oltre 25.000 persone e si dice che sia così grande che un singolo giro intorno ad esso con il tram proprietario dell’azienda richiede 22 minuti. Huawei è sempre stata molto riservata sulla sua tecnologia e sulla ricerca e sviluppo, quindi Ox Horn non è aperto al pubblico. Oltre alle splendide repliche di edifici storici europei, ci sono centinaia di fontane da ammirare, un bellissimo lago artificiale con tanto di cigni neri e persino una piccola foresta.
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Ma nonostante l’innegabile fascino visivo, Ox Horn ha suscitato critiche in Cina per la sua evidente ispirazione europea. “Non mi piace il design del campus di Huawei”, ha dichiarato Yu Bing, caporedattore di Domus China. “Tutti gli edifici di riferimento in tutto il mondo hanno il loro ambiente di crescita. L’architettura non dovrebbe essere creata senza la sua cultura regionale. Anche se il campus di Huawei copiasse tutta l’architettura europea, non potrebbe copiare l’ambiente, il paesaggio e le usanze popolari locali, né potrebbe copiare le prelibatezze e le specialità locali. È solo un edificio fantoccio senza concezione spirituale”. L’appetito della Cina per la cultura e l’architettura europea è stato soprannominato “Duplitecture” ed è decollato negli anni ‘90, quando il governo cinese ha allentato le regole sulla proprietà privata. Un esempio popolare di duplitettura in Cina è la comunità recintata di Tianducheng, che presenta repliche della Torre Eiffel e dell’Arco di Trionfo di Parigi e ville in stile europeo.
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