Il recente litigio tra le due amiche è scaturito dall’organizzazione del trentesimo compleanno di Michela, che ha deciso di celebrarlo in un luogo non adatto a bambini di età inferiore ai 14 anni. Questa scelta ha accentuato la percezione della narratrice che Michela non apprezzi la presenza dei figli delle sue amiche, sentendosi esclusa e sminuita nel suo ruolo di madre.
La donna ha espresso il proprio disappunto e delusione nei confronti di Michela, sottolineando la sfida di essere una madre single e l’impossibilità di trattare i figli come se fossero un “pacco” da lasciare ai parenti per partecipare agli eventi sociali. La sua intenzione è quella di sensibilizzare, tramite la sua testimonianza, chi non ha figli riguardo la realtà emotiva e logistica che comporta la maternità, auspicando una maggiore comprensione e inclusività nei contesti sociali.