“Il mio amico Andrea sta insistendo perché festeggi il mio 25° compleanno. Quel giorno però è morto mio padre l’anno scorso. Mio padre è morto l’anno scorso, proprio il giorno del mio compleanno. Era malato da tempo e non so perché tra tutti i giorni in cui poteva morire ha scelto proprio quello in cui compio gli anni. Andrea è un mio amico da alcuni anni. È un ragazzo molto dolce e sensibile, a volte sembra che mi legga nel pensiero. Lui vorrebbe che io festeggiassi, ma come faccio? Come posso dimenticare quello che sento, brindare con gli amici, fare festa, se mi sento a pezzi, se mi sento che la persona che amavo di più al mondo non c’è più. La morte è un viaggio da cui non si torna indietro. La cosa più assurda è che mi sembra che papà sia soltanto partito e che tornerà prima o poi. Tra qualche giorno faccio 25 anni, un quarto di secolo, un sacco di tempo. Non so se sono tanti o pochi. Io me ne sento mille, tutti lì sopra la mia schiena… Per ogni giorno della mia vita, o quasi, ho un ricordo legato a papà. Era un amico per me, il mio primo e più grande amico.”
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La nostra fan racconta di un difficile momento emotivo legato al suo imminente 25° compleanno, che coincide con il primo anniversario della morte di suo padre. Per lei, questa giornata è diventata un nodo doloroso: suo padre, malato da tempo, è venuto a mancare proprio il giorno del suo compleanno l’anno scorso, e questo fatto le lascia addosso una sensazione di vuoto e incomprensione, come se quella coincidenza avesse un peso insostenibile. Nonostante abbia amici affettuosi, come Andrea, che la incoraggiano a celebrare il suo compleanno e a ritrovare una gioia che merita, lei non riesce a immaginarsi in un clima di festa mentre il dolore per la perdita è ancora così presente e vivo.
Andrea è un amico speciale, una persona che conosce da diversi anni e che sembra saperla comprendere in profondità. Con delicatezza, le suggerisce di provare a festeggiare, forse con l’intento di aiutarla a trovare un modo per tornare a sorridere e, chissà, a ricordare il padre anche in un contesto positivo. Tuttavia, per lei è difficile immaginare un momento di festa, sapendo che la persona a cui era più legata al mondo non c’è più.
La nostra fan esprime come il padre fosse per lei non solo un genitore, ma il suo primo e più grande amico. Questo rapporto speciale rende ancora più profondo il senso di mancanza. Confida che, nonostante sia passato un anno, la morte del padre le sembra quasi irreale, come se lui fosse solo lontano per un viaggio e che, prima o poi, tornerà. Questo sentimento, così comune nella perdita di una persona cara, la porta a vivere il lutto in modo quasi sospeso, come se il tempo non avesse ancora sanato o cambiato nulla. Mentre si avvicina a un’età simbolica come quella dei 25 anni, si sente gravata dal peso della perdita, come se ogni anno e ogni giorno passato con il padre fosse lì a ricordarle l’importanza di quel legame. La nostra fan, con questo racconto, cerca di elaborare il dolore e il senso di smarrimento che prova all’idea di un compleanno che non può celebrare come vorrebbe, ancora troppo legato a quel lutto che non riesce a superare.
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