L’isola di Barra, nelle Ebridi Scozzesi, si trova al centro di una lotta per la sopravvivenza tra una colonia di gatti e la fauna selvatica locale, in particolare gli uccelli. Ciò che è iniziato come una piccola comunità di felini randagi radunatisi in una casa abbandonata si è trasformato in un problema crescente, con i gatti che minacciano la popolazione di uccelli dell’isola. Questa situazione critica è stata descritta come “un’apocalypse miaow” dal Daily Mail, evidenziando la crescente preoccupazione per la devastazione che i felini potrebbero causare alla già fragile fauna locale. Con la stagione riproduttiva in pieno svolgimento, l’associazione Western Isles Support for Cats and Kittens (WISCK) sta facendo del suo meglio per affrontare la situazione.
L’associazione si trova ora ad affrontare una sfida complessa: salvare i gatti randagi, che spesso non sono abituati a cacciare per sopravvivere e potrebbero morire di fame, mentre proteggono anche gli uccelli minacciati dall’aggressione dei felini. Si tratta di una situazione creata dall’uomo e l’aiuto è fondamentale per garantire la sopravvivenza sia dei gatti che della fauna selvatica di Barra. WISCK si è impegnata nel compito di catturare i gatti randagi, portandoli al Cat Central di Stornoway per controlli sanitari, sterilizzazione e, infine, per trovar loro una casa adatta in una stalla o in un fienile sull’isola.
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È un lavoro impegnativo e urgente, considerando che molte delle femmine potrebbero essere già incinte. I gattini nati saranno accuditi fino a quando non verrà trovata loro una casa amorevole. Oltre alla minaccia diretta agli uccelli, la scomparsa dei conigli nell’area ha reso ancor più difficile la sopravvivenza dei gatti, abituati a essere nutriti dall’uomo e non ad essere cacciatori. Questa situazione mette in evidenza l’importanza di affrontare tempestivamente il problema per proteggere l’ecosistema dell’isola e garantire un futuro sostenibile per la sua fauna.
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