Tuo figlio va male a scuola? Potrebbe essere colpa del suo cognome

• Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Michigan ha messo in correlazione due variabili apparentemente inconciliabili
• Si tratta del rendimento scolastico degli studenti e dei loro cognomi
• Secondo la ricerca, gli studenti con i cognomi che iniziano con le prime cinque lettere dell’alfabeto ottengono voti più alti
• La causa di questo fenomeno sarebbe la stanchezza dei professori
• Lo studio ha sollevato interrogativi circa l’obiettività dei criteri di valutazione adottati

Una recente ricerca pubblicata sulla rivista Management Science ha messo in luce una variabile decisamente inaspettata che sarebbe in grado di influire sul rendimento scolastico degli studenti. Quale? Il loro cognome. Lo studio, condotto da un team di ricercatori dell’Università del Michigan, ha analizzato i dati relativi a oltre 30 milioni di studenti universitari.

Gli scienziati, così facendo, hanno messo in evidenza che esiste un collegamento tra le prime lettere del cognome degli studenti e i voti ottenuti nel corso degli esami. In particolare, coloro che hanno cognomi che iniziano con le prime cinque lettere dell’alfabeto ottengono in media voti leggermente più alti rispetto a quelli il cui cognome inizia con le ultime tre lettere. Incredibile ma vero: si tratta di una discrepanza generalizzata, che non dipende dalle singole materie. I ricercatori, tuttavia, hanno notato che il divario si manifesta in maniera più evidente nelle discipline umanistiche.

Tutta colpa della stanchezza

Vi state chiedendo quale sia la ragione di un fenomeno tanto bizzarro? Alla base di questa apparentemente inspiegabile disparità ci sarebbe la stanchezza accumulata dai professori durante la correzione dei compiti. Costretti a esaminare numerosi test in un lasso di tempo limitato, gli insegnanti perderebbero concentrazione e obiettività nel corso di questo processo, finendo per giudicare in maniera meno accurata.

Proprio a causa della spossatezza, infatti, i professori tenderebbero a sovrastimare gli errori compiuti nei test, finendo per utilizzare un criterio di valutazione diverso e influenzando così l’equità della votazione finale. È interessante notare che il medesimo processo avviene anche per quei docenti che preferiscono iniziare le correzioni dal fondo dell’alfabeto. A essere penalizzati, in questo caso, sono coloro i cui cognomi iniziano con le prime lettere.

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Lo studio, comprensibilmente, ha sollevato una serie di interrogativi riguardo l’obiettività delle valutazioni e la necessità di adottare delle tecniche più imparziali e neutrali per la correzione dei compiti.

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• https://www.scrippsnews.com/us-news/education/study-students-with-last-names-at-end-of-alphabet-given-lower-grades
• https://www.fox10phoenix.com/news/study-lower-grades-students-surnames-later-alphabet
• https://record.umich.edu/articles/study-alphabetical-order-of-surnames-may-affect-grading/

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