Cognati nullafacenti

“Sono Giulio e la mia ragazza è Delia. Lei ha una sorella un fratello entrambi più piccoli. Ma parliamo di un paio d’anni mica una dozzina. Gente che ha superato i 27. Ben lontani dai bambini a cui qualcosa si può concedere o soprassedere. Delia non capisce che sono dei fannulloni che la sfruttano in ogni occasione e per qualsiasi cosa. E questo si ripercuote sulla nostra relazione, infatti litighiamo sempre per causa loro. Li tratta come una nonna col primo nipotino, e quindi io divento il cattivo perché li etichetto per ciò che realmente sono: fannulloni approfittatori. No, non esagero. Come li definireste due persone che organizzano una festa a sorpresa ai genitori e quando c’è da rimboccarsi le maniche scompaiono? Ditelo anche voi a Delia come stanno le cose, magari apre gli occhi, solo una fessura.”

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Giulio e la sua ragazza Delia hanno una relazione complicata a causa dei fratelli di lei. Delia ha una sorella e un fratello, entrambi poco più giovani di lei, con una differenza di età di pochi anni e non certo una dozzina. Si tratta di persone che hanno superato i 27 anni, quindi non sono bambini a cui si possono concedere favori o a cui si può soprassedere su certi comportamenti.

Giulio è frustrato perché Delia non riesce a vedere che i suoi fratelli sono dei fannulloni che la sfruttano in ogni occasione e per qualsiasi cosa. Questo comportamento dei fratelli di Delia si ripercuote sulla relazione della coppia, provocando frequenti litigi. Delia li tratta come una nonna farebbe con il primo nipotino, e questo fa sì che Giulio venga visto come il cattivo per averli etichettati come fannulloni approfittatori. Giulio non ritiene di esagerare: descrive due persone che organizzano una festa a sorpresa per i genitori e poi scompaiono quando c’è da rimboccarsi le maniche. Chiede che anche altri dicano a Delia come stanno le cose, sperando che lei apra finalmente gli occhi, anche solo una fessura.

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