Fonte: Pixabay
Distrarsi sul posto di lavoro è qualcosa che, di tanto in tanto, può capitare. Meno problematico per i dipendenti da scrivania; catastrofico per i chirurghi. Un recente studio, pubblicato sul British Medical Journal, afferma infatti che morire sotto i ferri è assai più probabile quando è il compleanno del chirurgo. Indubbio è che quando compiamo gli anni siamo un po’ più su di giri che nei giorni normali. Questo studio agghiacciante, però, ci dimostra come sia fondamentale rimanere ben focalizzati sul qui ed ora.
Purtroppo talvolta, per quanto ci sforziamo di non far filtrare la vita privata sul posto di lavoro, rimanere impassibili potrebbe essere assai complesso. Lo studio ha registrato come il tasso di mortalità dei pazienti anziani statunitensi sia aumentato del 23% se l’operazione cadeva il giorno del compleanno del chirurgo. Una percentuale veramente elevata, che pare però vada a colpire solamente degenti più anziani. Certo, non è questa una consolazione.
Per effettuare lo studio, i ricercatori britannici hanno preso in esame un campione di 980.876 operazioni, eseguite da 47.489 chirurghi. I pazienti erano tutti d’età compresa tra i 65 ed i 99 anni, sottoposti a procedure chirurgiche di emergenza come interventi al cuore, appendicectomie, operazione alle anche e alle gambe. “Tra coloro che sono stati sottoposti a interventi chirurgici di emergenza comuni, quelli che hanno ricevuto un intervento chirurgico il giorno del compleanno del chirurgo hanno sperimentato una mortalità più elevata rispetto ai pazienti che hanno subito un intervento chirurgico in altri giorni“, hanno affermato i ricercatori.
“Questi risultati suggeriscono che i chirurghi potrebbero essere distratti da eventi della vita che non sono direttamente correlati al lavoro”. Una distrazione collaterale potenzialmente fatale per molti. Ma i compleanni in questione non sembrano le uniche cause di un incremento della possibilità di morire sotto i ferri (ovviamente). Un altro studio, questa volta condotto in Scozia, ha rilevato come i pazienti che si recavano in ospedale durante un giorno festivo avevano ben il 27% in più di probabilità di non uscirne vivi rispetto a chi vi si recava durante una giornata feriale.
Ma è anche vero che in pochi si recano in ospedale durante le feste, a meno che non siano davvero davvero malati. Il tasso di mortalità potrebbe dunque essere più alto proprio perché il target dei degenti è già piuttosto malridotto. Per il compleanno del chirurgo, invece, è tutto un altro discorso. I pazienti non ne sono a conoscenza, rendendo “l’esperimento naturale” più attendibile, secondo i ricercatori. Al fine di rendere la ricerca il più accurata possibile, il team di ricerca ha escluso determinati fattori che potevano apparire più critici di altri.
Niente compleanni importanti (ad esempio 50 anni), niente compleanni attaccati al week end (il venerdì) e sono stati altresì esclusi tutti quei medici provvisti già personalmente di un tasso elevato di interventi non riusciti. Ma su un terreno il quanto più possibile neutro, cos’è in grado di distrarre a tal punto chirurghi professionisti? “I chirurghi potrebbero sentirsi affrettati a voler completare le procedure in tempo, nel giorno del loro compleanno, perché potrebbero avere importanti programmi serali inerenti i festeggiamenti”, affermano i ricercatori nel loro paper.
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“Inoltre, le conversazioni relative al compleanno con altri membri del team durante le procedure chirurgiche potrebbero essere fonte di distrazione, portando ad errori medici”. Messaggini, telefonate e lavoro delegato ai tirocinanti sarebbero tutti ulteriori motivi per un lavoro non proprio ben fatto. Ma i medici non sembrano gli unici toccati da tale distrazione da compleanno. Secondo un altro studio, le cause legali in tribunale potrebbero finire in maniere assai diverse a seconda del tempo o persino dei risultati di una partita di calcio. Davvero poco rassicurante.
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