“Chicken Church”, la chiesa a forma di pollo in mezzo alla giungla [+VIDEO]

Il surreale edificio è stato costruito nella giungla dell’isola di Giava per volere di una donna che lo aveva visto in sogno

 

Addentrarsi all’interno di una foresta tropicale può comportare numerose incognite e pericoli, come incontrare animali pericolosi oppure perdersi tra la fitta vegetazione. Oppure, se ci si trova sull’isola indonesiana di Giava, può capitare di imbattersi in una chiesa a forma di pollo.

Il sogno rivelatore

Gereja Ayam è un surreale edificio arroccato su una collina che, nel corso dei decenni, ha alimentato numerosi dibattiti sulla sua origine e funzione. C’è chi lo ha considerato una costruzione abbandonata secoli fa dai coloni olandesi, altri invece che lo ritengono un luogo infestato da fantasmi. In realtà, il singolare edificio è stato costruito circa 40 anni fa per volontà di una donna del posto, Daniel Alamsjah, che oggi ha 75 anni.

La donna ha raccontato ad alcuni media locali che nel 1988, dopo aver recitato le sue preghiere notturne, sognò una colomba bianca che riposava in cima ad una collina. Sentì poi una voce che le chiedeva la costruzione di un luogo di preghiera per tutte le fedi. Al risveglio Alamsjah non diede molto peso al sogno, ma alcuni giorni dopo, trovandosi per lavoro a Bukit Rema, video la stessa collina e lo stesso panorama che aveva sognato. Nel giro di una settimana, acquistò il terreno e cominciò i passaggi necessari per ottenere il permesso di costruire.

La chiesa a forma di pollo

I lavori cominciarono nel 1992 e per i successivi 10 anni Alamsjah, che all’epoca lavorava a tempo pieno come project manager, trascorse ogni fine settimana a supervisionare la costruzione della sua casa di preghiera a forma di uccello. Quando la struttura principale fu completata, la gigantesca colomba coronata sedeva in cima alla sua collina, con la coda alzata e il becco aperto, come se fosse in uno stato di sorpresa permanente per la propria esistenza. La chiesa di Alamsjah avrebbe dovuto ricordare una colomba, ma la sua somiglianza con un pollo gli ha fatto guadagnare il suo soprannome più noto, Gereja Ayam: Chicken Church.

La rinascita dopo il decadimento

La donna, terminata la costruzione, aveva finito tutti i fondi a disposizione e nel tempo la chiesa è caduta all’abbandono per mancanza di manutenzione. Nei successivi 15 anni però, i visitatori di Borobudur, il più grande tempio buddista del mondo situato nelle vicinanze, iniziarono a sentire parlare di una meraviglia architettonica a poche miglia di distanza. I curiosi cercarono la Chicken Church abbandonata e piena di graffiti, incapaci di credere ai loro occhi.

Complice il passaparola sul e le foto virali sui social, il numero di visitatori è cresciuto sempre di più, al punto che Alamsjah ha iniziato a far pagare una quota di ingresso nominale.

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Il decadimento aveva, paradossalmente, innescato una rinascita. Attualmente i numerosi pavimenti della Chicken Church sono decorati con piastrelle preziose, i soffitti sono dipinti con nuvole, le pareti sono piene di scene della mitologia indonesiana. Al suo interno sono state create dodici sale di preghiera. I mattinieri possono ammirare l’alba dalla sua corona. La chiesa ha persino un bar, nella parte posteriore dell’uccello.

«Tutti dicevano che ero pazza» ha raccontato in seguito Alamsjah. «I miei figli all’epoca erano molto arrabbiati con me. Continuavo a dire loro che questo non era il mio piano, ma il piano di Dio. Sono passati 30 anni e sono contenta di aver portato avanti il mio obiettivo. Migliaia di visitatori vengono ogni anno per pregare o riflettere sulle loro vite e i miei figli finalmente rispettano ciò che ho realizzato».

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