Chiedere scusa: come dimostrare il nostro dispiacere e rimediare

Hai sbagliato? Ecco come chiedere scusa

 

Errare humanum est. Qualsiasi sia lo sbaglio che avete commesso, non abbattetevi e rimboccatevi le maniche: ecco alcuni consigli da mettere in pratica per dimostrare il vostro pentimento e rimediare all’errore compiuto. Fare le proprie scuse è il primo e indispensabile passo che dovremmo compiere se abbiamo ferito qualcuno. È bene tenere a mente, tuttavia, che scusarsi non basta.

Infatti, limitarsi a chiedere di essere perdonati non è sufficiente: occorre ammettere nello specifico quali sono stati gli sbagli fatti, mettendo da parte il proprio orgoglio. Riconoscere gli errori è indice non solo di sincero pentimento, ma è anche specchio della volontà di cambiare. Chi ha raggiunto un soddisfacente grado di maturità è in grado di assumersi le proprie responsabilità senza indugiare in alcuna attenuante, per far sì che lo sbaglio commesso non venga ripetuto in futuro.

Empatia, assunzione di responsabilità e auto-perdono

Anche se è l’ultima cosa che vorremmo, può capitare di ferire le persone a cui teniamo. In questi casi, è importante dare loro ascolto e comprensione, lasciando che spieghino come il nostro comportamento le ha fatte sentire. La parola chiave, dunque, è empatia: dovremmo metterci nei panni di chi abbiamo offeso, sperimentando le emozioni negative causate dal nostro comportamento.

Dare peso ai sentimenti di chi abbiamo di fronte significa riconoscerne il valore e la legittimità. Al contrario, sminuire quanto accaduto addossando all’altro la responsabilità di una reazione esagerata è indice del fatto che le nostre scuse non sono sinceramente sentite e che non ci stiamo affatto sentendo in discussione.

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Dopo aver ferito chi abbiamo accanto, può capitare di sperimentare un forte senso di colpa. Non lasciamoci travolgere da pensieri negativi e giudicanti sul nostro conto. Il miglior modo per ottenere il perdono di chi amiamo è anche perdonare se stessi, accettando i propri limiti e assumendo l’atteggiamento costruttivo di migliorarci, senza pretendere di raggiungere la perfezione.

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