Due genitori hanno deciso di chiamare la propria figlia Ikea
- Una mamma e un papà hanno preso una decisione bizzarra
- Si sono lasciati ispirare da una pubblicità mentre la donna era incinta e hanno chiamato la propria figlia Ikea
- In cambio il noto marchio di mobili svedese ha dato loro un divano e numerosi giocattoli per la piccola
- Tuttavia la bambina non ha mai amato il suo nome
- I suoi compagni di classe infatti l’hanno bullizzata a lungo, prendendola in giro
- Così ha voluto cambiare nome all’età di 12 anni, diventando per l’anagrafe Jasmine
Una mamma incinta e un futuro papà hanno preso ispirazione da una pubblicità del più famoso negozio di mobili svedese e hanno preso una bizzarra decisione. Hanno arredato da zero la propria casa? No, hanno chiamato la loro figlia Ikea. Una scelta per nulla apprezzata dalla bambina, che quando è cresciuta ha avuto parecchi problemi di bullismo. I suoi compagni la deridevano molto, scherzando crudelmente sul suo nome decisamente insolito. E infatti la giovane, che ora ha 19 anni, ha voluto cambiare nome a 12 anni nel 2014 ed all’anagrafe è diventata Jasmine Ikea Dagless.
Jasmine ha raccontato: “Ero solita essere chiamata ‘flat pack’ abbastanza spesso alla scuola primaria. Ho cambiato legalmente il mio nome quando ero alla scuola secondaria, ma la mia famiglia mi chiama ancora Ikea o ‘Kea’ in breve”. Jasmine, che è assistente amministrativa del NHS, ha spiegato come la sua mamma ha accettato il cambio di nome nonostante la famiglia godesse di vantaggi da Ikea dopo la sua nascita. “Quando ero più piccola i miei hanno ricevuto una lettera da Ikea che in pratica diceva che potevamo ottenere mobili e giocattoli gratuitamente. Io ho ricevuto alcuni giocattoli e mia madre un divano”.
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La ragazza ha arredato l’appartamento da Ikea, ma non è mai andata di persona in negozio da adulta
Seppur abbia “rinnegato” il suo nome, la ragazza è rimasta fedele allo storico marchio, tanto che ha arredato il suo appartamento con una cassettiera a sei cassetti proprio di Ikea e sta pensando di comprare un armadio a muro dal negozio. Per questo ha in previsione di visitare prossimamente il negozio che ha vicino casa. Anche perché, curiosamente: “Sono andata all’Ikea quando avevo uno o due anni, ma da adulta non sono mai stata. Ora voglio davvero andarci”.