Chi vive da solo spende quasi il doppio di una famiglia

I single spesso acquistano confezioni più grandi del necessario

 

Uno studio di Coldiretti ha evidenziato quanto sia più oneroso vivere da soli in Italia. Con circa 8,8 milioni di single nel Paese, il costo della vita per una persona sola è in media superiore dell’80% rispetto a chi vive in famiglie di tre persone. Secondo l’Istat, un single spende circa 337€ al mese per alimenti e bevande, contro i 220€ per ciascun membro di una famiglia. Questa differenza deriva, in parte, dall’acquisto di confezioni più grandi rispetto alle necessità o dall’assenza di formati piccoli a prezzi accessibili. Ciò non solo aumenta le spese, ma genera anche sprechi alimentari.

I costi elevati non si limitano al cibo. Gli appartamenti di piccole dimensioni, sia in affitto che in vendita, hanno prezzi al metro quadro più alti. Inoltre i consumi energetici pesano interamente sul bilancio di chi vive da solo, senza possibilità di dividere spese come riscaldamento, elettricità e acqua. Lo stesso vale per i trasporti: un single affronta da solo i costi dell’auto e di altri mezzi di spostamento.

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La situazione diventa ancor più critica per gli anziani

Tra i giovani single, è sempre più comune acquistare cibi pronti o ultra-processati, che non solo risultano più costosi, ma sono anche meno salutari a causa della presenza di conservanti e additivi chimici. La situazione diventa ancor più critica per gli anziani, che rappresentano una parte significativa della popolazione che vive sola. Spesso, questa condizione non è una scelta, ma il risultato di eventi della vita, e rende difficile affrontare le spese mensili. La solitudine, quindi, non è solo una condizione emotiva, ma un peso economico che colpisce duramente chi la vive.

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