Forse non avete mai sentito parlare dell’Uomo col cappello, ma è probabile che sia entrato nei vostri sogni una o due volte. Si tratta di una figura spettrale e ombrosa, che indossa un cappotto scuro e ovviamente un cappello, e appare nelle camere da letto quando le persone si addormentano. L’Uomo col cappello è diventato ufficialmente una leggenda della paralisi del sonno ed è stato segnalato in tutto il mondo come osservato in quello stato di non veglia e non sonno.
La paralisi del sonno ha lasciato perplessi gli scienziati per secoli. Il primo resoconto clinico della paralisi del sonno risale al 1664, quando un medico olandese la descrisse come “l’Incubo o il Notturno” che aveva colpito uno dei suoi pazienti. Nel corso degli anni, è stata anche spiegata come il risultato di una maledizione di magia nera, di mostri mitici o addirittura di demoni. Gli egiziani credevano che dietro la paralisi del sonno ci fosse un jinn (“genio”), mentre gli indigeni del Sudafrica credevano che fosse causata da Tokoloshe (uno spirito dell’acqua simile a un nano). Allo stesso modo, i turchi ritenevano che i Karabasan (creature simili a spiriti) fossero all’origine del fenomeno.
Solo nel XX secolo scienziati e medici hanno iniziato ad abbandonare le spiegazioni mitologiche per cercare una spiegazione fisica del fenomeno. Sebbene sia ancora poco conosciuta, oggi si ritiene che sia causata da un’anomalia cerebrale che interrompe un segnale importante. Durante il sonno REM, il corpo è paralizzato per evitare di cadere dal letto o di fare sogni che potrebbero causare danni a se stessi o agli altri. Questa paralisi si spegne automaticamente quando si esce dal sonno REM e ci si sveglia, ma non nel caso della paralisi del sonno. A causa di un’anomalia cerebrale, al risveglio il corpo rimane in uno stato di paralisi e si rifiuta di muoversi. È un’esperienza strana e terrificante, spesso accompagnata da allucinazioni e dalla “comparsa” di creature immaginarie, come l’Uomo col cappello.
L’Uomo col cappello è però unico nel suo genere. Mentre diverse civiltà in tutto il mondo avevano la loro versione di un mostro della paralisi del sonno, l’Uomo col cappello sembra apparire in molti luoghi diversi. Ancora più intrigante è il fatto che la descrizione varia solo leggermente da una cultura all’altra: a volte è alto 1.80 metri, altre volte 3 metri. I suoi occhi possono essere di un rosso brillante o di profonde pozze di oscurità. Alcuni sostengono che porti con sé un orologio da taschino d’oro o che sia “simile alla nebbia” piuttosto che una figura solida. Ma tutti insistono sul fatto che indossi una giacca simile a un trench e che porti un cappello molto evidente.
Nella maggior parte dei resoconti, è anche inquietantemente silenzioso. Non vi tocca, non cerca di aggredirvi e non si siede sul vostro petto come fanno altri “demoni” della paralisi del sonno. Spesso si limita a stare in un angolo della stanza, osservandovi. A volte si libra sul vostro petto, esaminandovi da vicino. Molti considerano l’Uomo col cappello una forma di “popolo ombra”, figure umanoidi scure che gli ufologi ritengono possano essere visitatori di un altro pianeta.
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Se si cerca una spiegazione più scientifica, l’Uomo col cappello e altre allucinazioni visive legate alla paralisi del sonno sono semplici incubi che scivolano nel mondo della veglia per qualche secondo. Per la maggior parte delle persone, la linea di demarcazione tra il sonno REM (in cui si verificano gli incubi) e la veglia è molto netta. Per coloro i quali soffrono di paralisi del sonno, tuttavia, la linea diventa sfocata e per qualche secondo ci si trova sia nel sonno REM che parzialmente coscienti: la combinazione perfetta per far sì che gli incubi diventino un po’ troppo reali.
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