Chernobyl: l’incredibile effetto delle radiazioni sui vermi

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Chernobyl: l’incredibile effetto delle radiazioni sui vermi

| 02/07/2024
Fonte: Pexels

I vermi di Chernobyl sono incredibilmente resistenti alle radiazioni: lo studio

  • A distanza di quasi 40 anni, quello di Chernobyl si conferma il peggiore disastro nucleare della storia
  • Un team di ricercatori si è recato sull’area dell’esplosione per condurre uno studio particolare
  • Gli scienziati hanno esaminato il corredo genetico dei vermi di Chernobyl, confrontandolo con quello di altri vermi da tutto il mondo
  • Lo studio ha messo in luce dei risultati a dir poco incredibili
  • I vermi di Chernobyl non hanno subito alcun danno a causa delle radiazioni

 

Era il 26 aprile 1986 quando l’esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl provocò 4.000 vittime e 116.000 sfollati. Eppure, a distanza di quasi 40 anni, come sottolineato dalla dottoressa Sophia Tintori della New York University, “Chornobyl è stata una tragedia immane, ma non abbiamo ancora una completa comprensione degli effetti del disastro”. Questo ha portato un team di ricercatori a chiedersi se “la repentina trasformazione ambientale ha selezionato specie, o addirittura individui all’interno di una specie, naturalmente più resistenti alla radiazione“.

Per rispondere a questo interrogativo, gli scienziati della NYU, in collaborazione con i colleghi ucraini, hanno deciso di visitare la zona dell’esplosione per esaminare gli effetti delle radiazioni sui vermi del luogo. In particolare, gli studiosi si sono concentrati sui nematodi appartenenti alla specie Oscheius tipulae, che è stata impiegata in numerosi studi genetici ed evolutivi. Confrontando la sequenza del genoma dei vermi di Chernobyl con quella di altri vermi provenienti da tutto il mondo, i ricercatori non hanno rilevato alcun danneggiamento da radiazioni.

Il legame tra radiazioni sui vermi e neoplasie umane

Commentando i risultati dello studio, la dottoressa Tintori ha spiegato: “Questo non significa che Chornobyl sia sicuro. Piuttosto, significa che i nematodi sono animali molto resilienti e possono resistere a condizioni estreme.

Non sappiamo nemmeno quanto tempo ciascun verme che abbiamo raccolto sia stato nella zona, quindi non possiamo essere sicuri esattamente a quale livello di esposizione ogni verme e i suoi antenati sono stati esposti negli ultimi quattro decenni“.

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La scoperta si è rivelata promettente per la comprensione delle neoplasie nella nostra specie: “Ora che sappiamo quali ceppi di O tipulae sono più sensibili o tolleranti al danneggiamento del DNA, possiamo utilizzare questi ceppi per studiare perché alcuni individui sono più propensi di altri a subire gli effetti dei cancerogeni“.

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