ChatGPT è “impazzito”: per ore ha dato risposte senza senso

OpenAI ha annunciato un’indagine ufficiale

 

In un’esperienza che ricorda le tenebrose scenografie di “Shining”, gli utenti che hanno utilizzato ChatGPT – il celebre chatbot sviluppato da OpenAI – nella giornata di mercoledì 21 febbraio si sono trovati di fronte a messaggi confusi, minacce sottili, ripetizioni prive di senso e comportamenti insoliti e deliranti. Questo improvviso e misterioso malfunzionamento ha sollevato domande sulla causa dell’incidente, ma questa è ancora avvolta nel mistero. OpenAI ha annunciato un’indagine ufficiale sulle “risposte inaspettate” di ChatGPT, cercando di gettare luce su questo enigma digitale.

Gli utenti hanno condiviso screenshot dimostrano quanto è accaduto, tanto che il trend se ChatGPT fosse “impazzito” è diventato virale. Le testimonianze degli utenti descrivono un’esperienza utente al limite del surreale, con il chatbot che sembra sfiorare il confine tra tecnologia e fantascienza. Anche la versione Enterprise di ChatGPT è stata coinvolta, sottolineando la portata trasversale di questo malfunzionamento.

I dubbi sull’intelligenza artificiale restano

Questo incidente ha riacceso il dibattito sulle “allucinazioni” dell’intelligenza artificiale, un fenomeno noto ma sempre fonte di preoccupazioni. Nonostante OpenAI abbia risolto rapidamente il problema, l’episodio sottolinea l’importanza di un monitoraggio costante e di un’evoluzione continua delle tecnologie AI. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha promesso miglioramenti sostanziali con l’annuncio di ChatGPT 5, evidenziando l’impegno per un’IA sempre più avanzata, consapevole e controllata.

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I vari post sui social hanno evidenziato come gli utenti abbiano assistito ad una varietà di comportamenti assurdi, dalla coerenza iniziale delle risposte che degenerano in incoerenze, a dialoghi completamente slegati dalla domanda iniziale. Sebbene risolti, questi episodi offrono spunti di riflessione sulla relazione tra utenti e intelligenza artificiale, sottolineando la necessità di una maggiore riflessione sui limiti e le potenzialità di queste tecnologie.

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