Il cesto di Natale

Sono qui per mandarvi gli screen dell’ultima chat che ho avuto con le ragazze con cui sono rimasta amica dopo l’università. Sono ormai tre anni che abbiamo la tradizione di vederci tutte insieme a metà strada in più occasioni dell’anno, tra cui le feste di natale e pasqua. Ma anche da casa ci supportiamo sempre nei momenti del bisogno. Siamo semplicemente persone a cui piace condividere il proprio tempo. L’unica che ha sempre mostrato un comportamento un po’ più scostante è Raffaella, che viene da una città grande. Non per dire qualcosa su chi è abituato a vivere la città, ma lei è sempre stata bisognosa di vederci in locali abbastanza alla moda e costosi, sfoggiando vestiti e scarpe firmate, a volte chiedendoci pure di vestirci in un determinato modo come lei, dicendo che quando si esce senza fidanzati bisogna farsi “belle”.
La chat che voglio farvi leggere mi ha finalmente dimostrato quanto la vera ricchezza non è avere borse o vestiti firmati, o l’ultimo trucco alla moda! Tutto è nato da un’idea che ho avuto dai miei genitori che, come tantissime altre persone con un’attività di pasticceria, stanno accusando molto il cambiamento di questo periodo. Le offese che ha provato a mascherare come un semplice “confrontarsi” mi hanno fatto definitivamente capire che persona è in realtà, mettendomi in dubbio sul voler continuare a frequentarla e sentirla come amica.

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Sono qui per condividere gli screenshot dell’ultima conversazione che ho avuto con le mie amiche del periodo universitario. Da tre anni, abbiamo mantenuto la tradizione di incontrarci a metà strada in diverse occasioni durante l’anno, come le festività natalizie e pasquali. Anche a distanza, ci supportiamo reciprocamente nei momenti di bisogno. Siamo semplicemente un gruppo di persone che ama condividere il proprio tempo e le esperienze di vita. Tuttavia, devo ammettere che una delle mie amiche, Raffaella, proveniente da una grande città, ha sempre mostrato un comportamento un po’ distante dal resto del gruppo.

Raffaella si è sempre dimostrata molto interessata a frequentare locali alla moda e costosi, indossando abiti e scarpe di marca. A volte ci chiedeva persino di vestirci in un determinato modo come lei, sostenendo che quando usciamo senza i nostri fidanzati dovremmo apparire “belle”. Questo atteggiamento ha suscitato in me alcune riflessioni sulla vera essenza della ricchezza e del valore delle relazioni. La chat che desidero condividere con voi ha finalmente rivelato quanto il possesso di borse firmate o l’ultimo trucco alla moda non siano indicatori di autentica ricchezza e amicizia. Durante la conversazione, Raffaella ha tentato di nascondere le sue offese sotto il pretesto di una semplice “confrontazione”, ma ha messo in dubbio la sua vera natura e mi ha fatto riflettere se sia opportuno continuare a frequentarla come amica.

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