Scienza e cervello: la censura dei pensieri discriminatori è realtà

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Scienza e cervello: la censura dei pensieri discriminatori è realtà

| 19/11/2024
Fonte: Facebook

“Spegnere” pensieri sessisti e razzisti si può: l’esperimento della Northwestern University

  • Il team di scienziati della Northwestern University di Chicago ha condotto una ricerca dai risultati davvero sorprendenti
  • Gli studiosi hanno effettuato un esperimento della durata di una settimana
  • Allo studio hanno partecipato 40 persone, sottoponendosi a esercizi durante la veglia e stimolazioni notturne
  • Nel corso di soli sette giorni, le loro opinioni discriminatorie hanno registrato un notevole decremento
  • Il metodo individuato dagli scienziati è in grado di scardinare i pregiudizi più profondamente radicati nell’inconscio
  • Nuovi studi verificheranno se questa tecnica sia in grado di influenzare anche le decisioni e il comportamento altrui

 

Incredibile ma vero: gli scienziati sono riusciti a spegnere gli impulsi cerebrali responsabili dei pensieri razzisti e sessisti. A compiere questa impresa sono stati i ricercatori della Northwestern University di Chicago. L’esperimento, durato una settimana, ha coinvolto 40 partecipanti. Durante le sessioni con gli scienziati, i volontari hanno effettuato degli esercizi volti a disarticolare pregiudizi e opinioni discriminatorie radicate nell’inconscio.

Dopodiché, durante il sonno sono stati fatti ascoltare loro dei suoni che hanno innescato il ricordo di quanto fatto durante la veglia, per consolidare nuovi pensieri. I progressi dei partecipanti allo studio sono stati monitorati regolarmente con una serie di test, permettendo di documentare una riduzione degli atteggiamenti e delle opinnioni discriminatorie nei confronti delle donne e delle persone appartenenti a etnie diverse.

Discriminazione e pregiudizi: i futuri passi delle neuroscienze cognitive

L’esperimento condotto dal team di studiosi statunitensi ha dimostrato come questo metodo sia in grado di scardinare e disintegrare abitudini ben radicate nell’incoscio e nella memoria, che portano le persone ad adottare atteggiamenti intrisi di pregiudizio nei confronti di alcuni temi riguardanti le minoranze.

Ken Paller, direttore del programma di Neuroscienze cognitive della Northwestern University a capo della ricerca, ha commentato i risultati dell’esperimento dichiarando che: “sono necessari altri studi per capire se questo metodo è in grado di ‘manipolare’ anche le decisioni che le persone prendono che coinvolgono il prossimo.

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I dati ci suggeriscono però che si può modificare il pregiudizio inconscio sociale, e questo può influenzare gli atteggiamenti razzisti o sessisti“. Secondo gli esperti, questa tecnica potrebbe trovare applicazione anche per altri scopi, come smettere di fumare. E voi, vi sottoporreste a questa procedura o ritenete che sia poco etica?

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