Gli esseri umani spesso hanno bisogno di praticare attività pericolose per liberare l’adrenalina nel corpo ed avere emozioni forti. I parchi gioco offrono attrazioni ad alta produzione adrenalinica, come ad esempio le montagne russe. Anche le case dell’orrore suscitano notevole interesse, per il carico di mistero che racchiudono e le esperienze inquietanti che promettono ai visitatori.
Queste e altri tipi di attrazioni però, seppure ad alto contenuto di emozioni, sono sempre svolte in totale sicurezza e nessuno, a parte qualche spavento durante l’esperienza stessa, subisce altre conseguenze postume.
Non altrettanto invece accade nella McKamey Manor, una casa degli orrori americana in cui chi entra a caccia di mostri e fantasmi ne esce con ossa rotte, ferite e sanguinamenti, traumi vari e in stato di shock. L’esperienza è talmente estrema che tutti abbandonano il percorso prima delle 6 ore stabilite, al punto che c’è un premio in palio di 20.000 dollari (circa 18.000 euro) per chi riesce a superare tutti i livelli e a completare l’esperienza. Premio che nessuno ovviamente ha ancora vinto.
La casa degli orrori è nata dall’idea di una famiglia di San Diego che inizialmente voleva solo fare qualcosa di originale per Halloween. Nei primi anni del 2000, Russ McKamey e la sua allora moglie Carol, andarono in TV per spiegare che avrebbero speso 30.000 dollari per rendere eccezionale Halloween in casa loro. L’allestimento fu talmente originale che le persone facevano la fila per entrare e vedere sangue finto, oggetti di scena spettrali e attori che li spaventavano a morte. L’iniziativa fu ripetuta negli anni e le attività a tema horror aumentarono. Poi, con il passare del tempo, McKamey si è lasciato prendere la mano e tutto è degenerato.
Nel 2017 la casa degli orrori è stata trasferita a Summertown e McKamey ha limitato l’accesso della casa ai soli adulti, escludendo i bambini.
«Questa non è la solita casa degli orrori, ma è un’esperienza dura, intensa e davvero spaventosa» si legge nel sito ufficiale. «Devi essere in ottima salute per partecipare. Sappi che ogni tour sarà diverso in base alle tue paure personali. Ogni ospite sarà mentalmente e fisicamente sfidato finché non raggiungerà il suo punto di resistenza personale». Il tour può durare dalle 6 alle 10 ore, ma nessuno finora è mai arrivato alla fine.
Tra le raccomandazioni, quella di non indossare abiti costosi e di non portare niente che non possa bagnarsi. I visitatori devono presentare un certificato medico di buona salute fisica e mentale e firmare 40 pagine che tutelano la gestione della casa da possibili azioni legali. Nella stanza si possono attraversare corridoi pieni di scarafaggi o ragni, nuotare con gli alligatori, oppure essere legati, bendati e costretti a mangiare e bere qualsiasi cosa, vomito compreso.
I visitatori sono sottoposti a forme di annegamento simulato, o vengono incatenati in gabbie o chiusi dentro delle scatole e quasi sepolti vivi. Vengono loro rasati i capelli o sottoposti a sofferenze fisiche ritenute vere e proprie torture. Il colore rosso del sangue è presente ovunque, sia finto che reale, quando qualcuno riporta dei traumi come ossa rotte o denti persi.
Per partecipare bisogna avere più di 21 anni (o avere il consenso firmato dei genitori se si hanno tra i 18 e i 21 anni). Una volta presentata la richiesta di partecipazione, si procede con una videochiamata per conoscere la persona e assicurarsi che abbia un’assicurazione medica. Il giorno del tour si esegue anche un test antidroga.
La fama che gira attorno McKamey Manor è piuttosto lugubre, tanto che negli Stati Uniti sono in corso diverse petizioni per farla chiudere, in quanto considerata non un gioco spinto, ma una vera e propria casa di tortura con pratiche di estrema violenza.
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Su McKamey Manor è stato realizzato il film documentario del 2017 “Haunters: The Art of the Scare”, il documentario del 2023 “Monster Inside: America’s Most Extreme Haunted House” e la serie originale Netflix “Dark Tourist”.
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