Non tutti conoscono il significato di questa espressione, ma la maggior parte delle persone ne ha sperimentato gli effetti almeno una volta nella vita. Il carico emotivo si riferisce alla sensazione di oppressione e angoscia che si manifesta quando tendiamo regolarmente ad assumerci le responsabilità psicologiche ed emotive di altre persone.
Questo attegiamento ci porta a occuparci del benessere altrui non solo mediante lo svolgimento di compiti pratici, ma attraverso un’elaborata e costante attività di pianificazione e programmazione. Il carico emotivo è spesso intrecciato con quello mentale, che fa riferimento al continuo sforzo cognitivo che mettiamo in pratica per ricordare scadenze e impegni, programmare attività e risolve problemi. Questa condizione coinvolge in particolar modo le donne, ancora troppo spesso deputate in maniera esclusiva alla gestione della casa e dei figli.
Individuare il carico emotivo e mentale non è semplice: lo sforzo richiesto, infatti, oltrepassa le attività pratiche e risulta invisibile. Per questo, il mancato riconoscimento di questa condizione può aggravare la sensazione di pressione e isolamento. In generale, chi sperimenta questo vissuto presenta ansia, irritabilità, stress cronico e un costante senso di affaticamento mentale.
Rilassarsi e staccare la spina è molto difficile, portando a un elevato rischio di burn-out. Il carico emotivo può provocare conseguenze negative anche dal punto di vista fisico, causando insonnia, tensioni muscolari, mal di testa e problemi gastrointestinali.
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Nei casi più gravi, inoltre, le persone possono sentirsi così sotto pressione da trascurare completamente i propri desideri e bisogni, anche quelli più elementari. Mancanza di cura verso di sé e trascuratezza, dunque, possono essere il risultato di questa condizione. Come gestire il carico emotivo? Il primo passo da compiere è riconoscere che si tratta di un problema. Chiedere aiuto e stabilire dei confini chiari tra noi stessi e gli altri è l’unica strada per riappropriarsi del proprio benessere, definendolo come priorità assoluta.
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