“prima di cominciare con il linciaggio tanto per fare caciara, invito tutti a leggere questa intro e poi tutti gli screen che vi allego. Sono tra me e Manuela e riguardano il suo ( ormai nostro, dato che conviviamo da 6 anni) cane, un bulldog che ha superato ogni più rosea aspettativa di vita, dato che va per i 12, quando la vita media è tra gli 8 e i 10 anni. Si chiama Coco (anche se è maschio) e ormai si sta letteralmente trascinando in attesa della morte. Fa parte della vita, toccherà a tutti, e sarei ben felice di avere per me una vita lunga e in salute come la sua. Ma ormai è finita. Accanirsi a tenere in vita chi ormai non vive più, e a stento ancora sopravvive, secondo me è solo egoismo. Specie da chi mi accusa di essere senza cuore, di volersi disfare di un peso… e in realtà ha fatto e sta facendo da parecchio tempo la stessa cosa, e non con un cane…”
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Un nostro lettore, convivente da sei anni con Manuela, ha deciso di condividere con noi una conversazione delicata e controversa riguardante il loro bulldog anziano, Coco.
Il cane, ormai di 12 anni, ha superato la vita media della sua razza, che solitamente si aggira tra gli 8 e i 10 anni. Secondo il nostro lettore, Coco non ha più una qualità di vita dignitosa, fatica a muoversi e si trascina giorno dopo giorno.
Per lui, continuare ad accanirsi per tenerlo in vita è un atto di puro egoismo, una scelta dettata più dalla paura di lasciarlo andare che dal vero interesse per il suo benessere. Questa posizione, però, ha generato un forte scontro con Manuela, che non accetta minimamente l’idea e lo accusa di essere insensibile e privo di cuore.
Il nostro lettore, dal canto suo, si difende e fa notare una presunta incoerenza da parte della sua compagna, affermando che in passato ha preso una decisione simile, ma non per un animale.
Una situazione complicata e dolorosa, che porta a una riflessione sul confine tra amore e accanimento, tra affetto e necessità di lasciare andare chi non ha più una vera vita.
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