Secondo, Luca era convinto che fare un calco del braccio del bambino potesse portare sfortuna. Secondo la sua visione, replicare parti del corpo in modo così realistico poteva avere delle implicazioni negative, associando l’immagine del calco a quella di un cadavere, un pensiero che trovava particolarmente macabro e inappropriato come ricordo di un figlio.
Terzo, evidenziava l’onnipresenza di foto e video come mezzi sufficienti per conservare i ricordi dell’infanzia del loro bambino. Luca riteneva che la privacy dei bambini fosse già abbastanza compromessa dall’abitudine di documentare costantemente ogni momento della loro vita, suggerendo che alcuni ricordi potessero essere lasciati al naturale oblio senza la necessità di ricorrere a repliche tridimensionali dei loro corpi.