Fonte: Pixabay
Avete mai sentito parlare di busy bragging? Si tratta di un’espressione inglese che indica l’atto di vantarsi dei propri impegni, anche quando sono troppi e riducono drasticamente le ore da dedicare al riposo e al tempo libero. Questo fenomeno sociale è – ahinoi – molto diffuso. Infatti, è frutto della cultura del superlavoro e dell’iperconnessione, in cui vige l’assunto secondo cui più si è occupati e più aumenta il proprio valore.
Da qui, mostrarsi e sentirsi costantemente sopraffatti dalle cose da fare passa dal trasformarsi da una condizione negativa a un vero e proprio motivo di vanto. Secondo questa mentalità, infatti, avere troppi impegni è indice di successo, mentre la situazione contraria ci fa sembrare pigri, poco motivati e scarsamente ambiziosi. In realtà, però, come si può facilmente intuire l’abitudine di sovraccaricarsi di cose da fare può provocare gravi conseguenze a livello psico-fisico.
Le persone toccate da questo fenomeno tendono a dormire poco e male, a lavorare oltre l’orario lavorativo, spesso continuando a consultare l’indirizzo di posta elettronica e a rispondere alle telefonate. Inoltre, si concedono poco tempo per lo svago e per il relax, compromettendo la possibilità di sviluppare rapporti interpersonali profondi e appaganti.
Gli effetti negativi del busy bragging includono la comparsa di stanchezza cronica, l’alterazione del sistema immunitario, l’insorgenza di problemi cardiaci, ansia e insonnia. Uscire da questa mentalità non è facile, perché spesso si tratta di una condizione complicata da riconoscere.
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Per questo, si raccomanda di intraprendere un percorso psicologico che possa consentire, con l’aiuto di un professionista, di recuperare serenità, equilibrio e salute. Un passo fondamentale verso questa direzione riguarda il recupero dei rapporti umani: le relazioni interpersonali sono fondamentali per il benessere psico-fisico e offrono una preziosa rete di supporto che può sostenerci nei momenti più impegnativi.
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