“vi scrivo per mandarvi questa conversazione del gruppo del mio condominio. Non conoscevo questa vostra pagina e questa vostra realtà, è stato mio nipote che mi ha consigliato di farvi avere questi messaggi perché ha detto che sono adatti a voi, in ogni caso vi faccio i complimenti per quello che fate, spero che questi messaggi vi possano piacere. Mio nipote ha detto che questa è una conversazione divertente, io non ci trovo nulla di divertente sinceramente, forse dall’esterno può dare questa impressione, ma da parte mia che l’ho vissuta in prima persona non lo è per nulla. Immaginate di essere me, una signora anziana, che vive sola, con il suo cagnolino, al piano terra e si sente tutti questi rumori spaventosi ed infernali. Io me lo aspettavo, però giustamente il mio Carmelo no, quindi si è tutto impaurito, guardate dalla foto come è spaventato. La cosa più assurda però è che tutti quelli del condominio hanno cercato di sminuire la faccenda e hanno cercato di fare scaricabarile. Un comportamento veramente deplorevole.”
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Una nostra lettrice ha deciso di condividere una conversazione avvenuta nel gruppo WhatsApp del suo condominio. È stato il nipote a suggerirle di inviarla, convinto che fosse un esempio perfetto di dinamiche condominiali assurde. La signora vive sola con il suo cagnolino Carmelo, al piano terra, e qualche sera fa è stata spaventata da rumori fortissimi e inspiegabili provenienti dagli appartamenti superiori. Se per lei era già inquietante, per il suo piccolo compagno a quattro zampe lo è stato ancora di più. La prova? Una foto allegata alla chat, in cui Carmelo appare visibilmente impaurito.
Decide quindi di segnalare il problema al gruppo condominiale, aspettandosi comprensione e collaborazione. Invece, la risposta che riceve è un classico esempio di scaricabarile e minimizzazione: nessuno sembra voler prendersi la responsabilità, tutti si difendono dicendo di non aver fatto nulla e addirittura tentano di sminuire la situazione, quasi come se fosse lei a esagerare.
Per la nostra lettrice, non c’è nulla di divertente in tutto ciò. Ha vissuto l’episodio con ansia e preoccupazione, e non tollera che i vicini non solo non si assumano le loro responsabilità, ma non mostrino nemmeno un briciolo di solidarietà. Di seguito la conversazione che ha deciso di rendere pubblica, per mostrare l’assurdità della situazione e la mancanza di rispetto nei confronti di chi, come lei, chiede solo un po’ di tranquillità.
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