Il recente rapporto di Imperva Bad Bot Report 2024 rivela una tendenza all’aumento del traffico Internet automatizzato e dannoso causato dai bot, che rappresenta quasi la metà di tutto il traffico online globale. Questo fenomeno è in costante crescita da cinque anni consecutivi, con i bot dannosi che costituiscono il 32% di tutto il traffico Internet nel 2023. L’uso sempre più diffuso di bot dannosi sta causando gravi problemi alle organizzazioni, con miliardi di dollari persi ogni anno a causa di attacchi a siti Web, API e applicazioni. Gli attacchi di acquisizione di account (ATO) sono aumentati del 10% nel 2023 rispetto all’anno precedente, con il 44% di tutti gli attacchi ATO che prendono di mira gli endpoint API.
Uno dei trend preoccupanti è l’aumento dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa, che ha portato ad un aumento dei bot semplici al 39,6% nel 2023. Questa tecnologia è utilizzata per alimentare modelli di addestramento con web scraping bots e crawler automatizzati, consentendo agli utenti non tecnici di scrivere script automatizzati per uso personale. Le API rappresentano un vettore sempre più popolare per gli attacchi, con il 30% di tutti gli attacchi alle API causati da minacce automatizzate nel 2023. Questo tipo di attacchi mette a rischio la sicurezza dei dati sensibili e degli account utente, con il 17% degli attacchi che sfruttano vulnerabilità della logica di business delle API.
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Settori come il gaming, la vendita al dettaglio e i servizi finanziari sono particolarmente esposti agli attacchi dei bot dannosi. Anche la provenienza del traffico di bot sta cambiando, con un aumento del 25,8% del traffico proveniente da ISP residenziali. Per affrontare questa minaccia crescente, le organizzazioni devono investire in strumenti di gestione dei bot e di sicurezza delle API. È fondamentale adottare misure proattive per proteggere siti Web, applicazioni e dati sensibili dagli attacchi automatizzati, che rappresentano una delle minacce più pervasive e in crescita che il panorama digitale attuale deve affrontare. Il rapporto di Imperva evidenzia dunque la necessità urgente di adottare misure di sicurezza più avanzate per proteggere le risorse digitali dalle minacce dei bot dannosi, al fine di garantire la sicurezza e l’integrità delle operazioni online.
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