Bimbo di due anni saluta il “fantasma della nonna morta” [+VIDEO]

Un bambino che saluta il fantasma della bisnonna morta

 

I genitori di un bambino di due anni hanno condiviso l’inquietante momento in cui hanno sorpreso il loro figlio che saluta “il fantasma della sua bisnonna morta”. Jamie Bonnett inizialmente ha pensato che il piccolo Loki Bonnett stesse semplicemente indicando un paralume mentre lo sistemava per dormire nel lettone assieme alla moglie Stacey MacGillivray. Tuttavia, riguardando il filmato della serata, non sembra affatto che sia andata così. Il bimbo, infatti, guarda perplesso qualcosa prima che sul suo viso si possa vedere un grande sorriso.

A quel punto inizia a salutare un angolo vuoto della stanza e a ridere. Ma come se questo non bastasse, Loki dice più volte “ciao” mentre il papà Jamie gli chiede: “A chi stai dicendo ciao?”. Ripensandoci a mente fredda, il trentenne ha rivelato che pensa che Loki abbia visto la sua defunta bisnonna Isabel Mathers a cui era “molto legato” fino a quando è morta di cancro a 87 anni all’inizio di quest’anno. Ha inoltre aggiunto che Loki è molto timido e non saluta mai nessuno tranne i membri della famiglia. In più Isabel ha fatto sapere loro in punto di morte che li avrebbe tenuti d’occhio” dall’aldilà.

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Isabel è confortata, mentre Jamie sostiene di essere spaventato

Le opinioni di marito e moglie a questo punto si dividono. Stacey, infatti, ha trovato “confortante” pensare che Isabel stia vegliando su di loro. Jamie, invece, si è molto spaventato, tanto da aver comprato una luce notturna per dormire per alcuni giorni. Jamie ha raccontato: “È chiaro che stava indicando qualcuno nell’angolo e dicendo ciao. È molto timido, quindi non saluta nessuno a meno che non sia un familiare. Il modo in cui sorrideva e salutava, l’unica persona a cui potremmo pensare che sia così vicino è la nonna di Stacey. È morta da poco e lui era molto legato a lei. Non direi che prima credevo in cose spirituali, ma le mie convinzioni sono cambiate un po’. Dicono che i bambini sono più suscettibili a vedere questo genere di cose”.

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