Bevi troppi energy drink? Potresti andare male a scuola

Vengono usati per affrontare lunghe notti di studio, ma potrebbero peggiorare le cose

 

Gli energy drink, bevande ricche di caffeina e altri stimolanti, sono diventati popolari soprattutto tra i giovani, attratti dalla promessa di un rapido incremento di energia e vigilanza. Queste bevande sono spesso utilizzate per affrontare lunghe nottate di studio o per mantenersi svegli fino all’alba durante feste e discoteche. Tuttavia l’uso frequente di questi prodotti solleva preoccupazioni significative per la salute.

Il principale ingrediente degli energy drink è la caffeina, che agisce come un potente stimolante del sistema nervoso centrale, aumentando la vigilanza e riducendo la sensazione di affaticamento. Tuttavia, l’effetto della caffeina non si limita al cervello; essa stimola anche il cuore, aumentando la frequenza cardiaca e il rischio di aritmie. Questo può essere particolarmente pericoloso per coloro che hanno condizioni cardiache latenti, poiché l’assunzione eccessiva può esacerbare problemi silenti, portando a tachicardia e altri disturbi cardiaci.

Deficit di attenzione e iperattività

Oltre alla caffeina, molti energy drink contengono estratti di piante come il ginseng e il guaranà, noti per le loro proprietà toniche e stimolanti. Questi ingredienti possono ulteriormente sovraccaricare il cuore e il sistema nervoso, incrementando il rischio di effetti collaterali. Un altro ingrediente di interesse è la ginkgo biloba, una pianta officinale con proprietà anticoagulanti. L’uso continuato di energy drink contenenti ginkgo biloba può influenzare la coagulazione del sangue, aumentando il rischio di sanguinamenti anomali, soprattutto in caso di ferite o interventi chirurgici minori.

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Studi recenti hanno inoltre evidenziato una correlazione tra il consumo eccessivo di energy drink e problemi di salute mentale e fisica nei giovani. L’assunzione regolare può portare a disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, deficit di attenzione e iperattività a loro volta correlati con basso rendimento scolastico ovvero l’esatto opposto per cui la maggior parte degli studenti li assume. In alcuni casi un consumo elevato è stato associato a problemi respiratori come l’asma e a disturbi dermatologici come la dermatite atopica. Questi rischi sottolineano l’importanza di un consumo moderato e consapevole, soprattutto tra i giovani, per evitare gravi conseguenze per la salute a lungo termine.

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