Secondo uno studio, chi beve caffè vive più a lungo, anche se non può fare a meno di dolcificarlo con il “temutissimo” zucchero. Gli scienziati hanno analizzato 171.000 britannici, scoprendo che chi consuma regolarmente questa bevanda ha fino a un terzo di probabilità in meno di morire giovane. Il dottor Dan Liu, della Southern Medical University in Cina, ha dichiarato: “hanno il 30% in meno di possibilità di passare a miglior vita rispetto ai non bevitori di caffè”.
Dallo studio è emerso che gli intenditori della bevanda, rischiano meno di contrarre il cancro o malattie cardiache, ancor di più se è istantanea, macinata e decaffeinata. I ricercatori hanno scoperto che qualsiasi quantità di caffè nero non zuccherato riduceva il rischio di morte tra il 16 e il 21%. Tra 1,5 e le 3,5 tazze al giorno con un cucchiaino di zucchero ciascuna, riducevano il rischio del 29-31%. Il caffè fa bene perché i chicchi sono ricchi di antiossidanti che aiutano l’organismo a combattere le cellule e le sostanze chimiche dannose.
Studi precedenti hanno rilevato che chi non rinuncia alla sua dose giornaliera di caffeina, può riportare livelli più bassi di diabete di tipo 2, e contrarre più difficilmente Parkinson, Alzheimer e malattie epatiche. Il dottor Liu ha dichiarato che questo studio, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, è il primo a dimostrare che anche il caffè zuccherato può essere salutare. Ma ha precisato che gli zuccheri del latte e quelli in eccesso presenti in altre bevande, o assumere più di 4,5 tazze di caffè zuccherato ogni giorno, potrebbero, al contrario, rappresentare un problema.
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La dottoressa Christina Wee, vicedirettore della rivista, ha concluso: “Si ritiene che il caffè abbia effetti antiossidanti sull’organismo grazie alla caffeina ed agli acidi clorogenici. Per quanto riguarda il caffè non zuccherato, anche coloro che ne consumavano circa tre tazze al giorno hanno riportato un rischio più basso di morte prematura”.
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