Betty Lou Oliver, la donna che sopravvisse ad una caduta dal 75° piano

La ragazza, nello stesso giorno, si salvò da un incidente aereo e da una caduta da 300 metri d’altezza nell’Empire State Building di New York

 

Il 28 luglio 1945 la ventenne Betty Lou Oliver si svegliò presto e si preparò ad affrontare il suo giorno di lavoro come operatrice di ascensore nell’Empire State Building di New York. Non immaginava di certo che in quel giorno avrebbe scampato alla morte per ben due volte.

L’incidente aereo

La ragazza lavorava da qualche mese nel grattacielo e con l’ascensore andava su e giù per i 102 piani ad accompagnare turisti e dipendenti. Ad un certo punto sul grattacielo si schiantò un aereo bombardiere B-25 Mitchell mentre volava in una fitta nebbia. L’aereo avrebbe dovuto atterrare all’aeroporto LaGuardia, ma non fu possibile per le condizioni meteo avverse e il pilota chiese di atterrare a Newark. Sorvolò Manhattan e, forse disorientato dalla nebbia, portò l’aereo a schiantarsi contro il lato nord dell’Empire State Building, ad un’altezza tra il 78° e 80° piano. L’incidente costò la vita a 14 persone.

Al momento della collisione Betty si trovava in ascensore all’80mo piano e l’impatto fu così violento che fu scaraventata all’esterno, dove nel frattempo si era propagato un incendio. La ragazza fu raggiunta dai vigili del fuoco, aveva delle ustioni ma era viva e fu trasferita in un altro ascensore per essere trasportata al piano terra.

L’ascensore precipita per 300 metri

I soccorritori non immaginavano però che i cavi erano stati danneggiati e quando l’ascensore partì si spezzarono, facendo precipitare l’ascensore per 75 piani.

Betty fece un volo di 300 metri ma, nonostante il tremendo impatto con il terreno, si salvò. Alcune condizioni determinarono la salvezza della donna. Mentre l’ascensore precipitava all’interno del pozzo, la pressione dell’aria ne rallentò in parte la velocità. Inoltre, alcuni cavi spezzati precipitati sul fondo si erano accumulati gli uni sugli altri, attutendo l’impatto a terra.

Betty era rimasta sdraiata sul pavimento dell’ascensore, distribuendo meglio l’impatto su tutto il corpo. La ragazza riportò fratture multiple al bacino, alla schiena e al collo, ma si salvò. Ci vollero diversi mesi affinchè potesse riprendersi del tutto e, dopo aver scampato in un sol giorno a due incidenti mortali, visse per altri 54 anni.

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Cinque mesi dopo l’incidente Betty tornò all’Empire State Building, prese un ascensore fino all’ultimo piano, e fu acclamata per il suo coraggio.

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