Barbie bebe

“Al mio compagno non piace la nuova barbie di Bebe Vio. Ma c’è un motivo doloroso dietro. Non sono una fan delle bambole. Da piccola morsicchiavo i piedi delle barbie che povere avevano la plastica con i segni dei miei denti e poi tagliavo sempre i capelli perché non sopportavo la staticità del loro aspetto. Nonostante questo, mi è molto piaciuta questa bambola. Il mio compagno mi ha mandato il link e pensavo che finalmente fosse un modo per sbloccarsi, per accettare quello che gli era successo, per dire di sì di nuovo alla vita. Invece l’ha presa male e la vista della bambola gli ha ricordato la sua sofferenza, che ancora non ha affrontato. Non è semplice e so che parlare da persona che non c’è passata mi rende quasi un’estranea a questo dolore. Però non riesco a non pensare che fare finta di niente, che chiudersi nella propria sofferenza (comprensibilissima) sia la strada per essere sempre infelici, per non fare uno scatto di livello. Cosa ne pensate? Ci tenevo ad avere il vostro parere perché sicuramente molti di voi hanno vissuto o sono stati accanto a persone amputate. Vorrei sapere come la vedete e soprattutto cosa posso fare per aiutare il mio compagno. Un saluto a tutti.”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

La nostra fan racconta la sua esperienza riguardo alla reazione del suo compagno alla nuova Barbie ispirata a Bebe Vio. Lei stessa non è mai stata una grande appassionata di bambole, ricorda infatti come da bambina mordeva i piedi delle Barbie e tagliava loro i capelli, non riuscendo a tollerare l’immobilità del loro aspetto. Tuttavia, nonostante questo, ha trovato la Barbie di Bebe Vio molto significativa, e inizialmente pensava che il suo compagno condividesse questo sentimento.

Il suo compagno, invece, ha reagito negativamente alla vista della bambola, poiché gli ha ricordato una sofferenza personale legata a un’esperienza di amputazione che ancora non ha affrontato pienamente. La nostra amica sperava che la Barbie potesse essere un simbolo di accettazione e di apertura verso la vita, un modo per superare il dolore e fare un passo avanti. Tuttavia, si è resa conto che il compagno non è ancora pronto, e questo la preoccupa.

Anche se comprende il dolore del suo compagno, la fan è consapevole di non poterlo comprendere appieno, non avendo vissuto in prima persona un’esperienza simile. Si chiede, però, se chiudersi nella sofferenza sia la strada giusta, temendo che così facendo, il suo compagno possa rimanere bloccato in un perenne stato di infelicità.

La nostra fan cerca consigli da chi ha vissuto o ha avuto accanto persone con amputazioni, desiderando capire come possa aiutare al meglio il suo compagno ad affrontare il suo dolore e a ritrovare una via verso la serenità.

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