È un grande classico: bar, birretta, paesino veneto, battute con gli amici e una parola di troppo ogni tanto (e non solo ogni tanto) scappa, con qualche invocazione all’Altissimo di tanto in tanto. Ebbene, non nel Bar Sport a Castello di Godego, in provincia di Treviso perché qui chi bestemmia deve pagare pegno. Il locale ha infatti intrapreso un’iniziativa insolita, decidendo di sanzionare i clienti che utilizzano linguaggio blasfemo. I gestori del bar hanno posto un cartello sul bancone con tanto di tariffe specifiche a seconda della bestemmia pronunciata: “1 euro per una bestemmia, 2,5 euro per tre bestemmie e 5 euro per una bestemmia particolarmente offensiva”.
L’idea di sanzionare le bestemmie è emersa dopo una vivace discussione tra due clienti nel locale, avvenuta in presenza di un bambino. Questo episodio ha spinto i proprietari a introdurre delle sanzioni per scoraggiare l’uso di linguaggio blasfemo nel loro locale. Va fatto notare che i clienti non sono obbligati a pagare queste sanzioni, ma la maggioranza di loro ha reagito positivamente all’iniziativa, depositando volontariamente denaro nel barattolo designato.
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Alcuni clienti si sono persino portati avanti, conoscendo – come si suol dire – “i propri polli”. Hanno infatti addirittura anticipato il pagamento delle multe, confessando che avrebbero probabilmente pronunciato bestemmie durante la loro permanenza nel bar e quindi hanno preferito lasciare quanto dovuto prima ancora di sedersi al bancone. In fin dei conti, poi, si tratta anche di un’iniziativa lodevole in quanto i fondi raccolti tramite queste multe saranno devoluti in beneficenza a un’associazione locale. Fino ad ora la nuova politica del bar sta andando a gonfie vele dato che non ci sono state segnalazioni di lamentele da parte dei clienti in merito a questa usanza insolita.
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