Un trattamento efficace contro il Clostridium Difficile
- Il Clostridium Difficile è una malattia infettiva a carico dell’intestino che ogni anno miete 14.000 vittime
- Non sempre la patologia può essere debellata con l’uso di antibiotici
- Il trattamento più efficace è il trapianto di feci: funziona nel 92% dei casi
- L’intervento prevede l’immissione di un campione di feci sane all’interno del colon del paziente affetto dalla malattia
- Per questo, negli Stati Uniti ha aperto la prima banca delle feci
- I donatori non saranno solo ricompensati dalla soddisfazione derivante dall’aver aiutato il prossimo: la struttura, infatti, prevede un compenso che va dai 25 ai 75 dollari per ogni donazione
Le banche biologiche non sono certo una novità: ci sono quella del seme, del sangue, degli ovuli e persino del latte. Da poco, a questa folta schiera se n’è aggiunta un’altra: la banca delle feci. Questa particolare struttura funziona esattamente come tutte le altre. Infatti, raccoglie dei campioni di feci donati da volontari, selezionati per il loro stato di salute. Ad aprirla è stata OpenBiome, una società di biotecnologie di Cambridge.
Vi state chiedendo a cosa serva la banca delle feci? Chi gestisce la struttura ha spiegato che rappresenterà un prezioso aiuto per tutti coloro che sono affetti da Clostridium Difficile. Questa gravissima infezione batterica che colpisce l’intestino è responsabile di 14.000 morti l’anno. A renderla particolarmente pericolosa, infatti, è il fatto che non sempre può essere curata con gli antibiotici. Tra le terapie più efficaci per debellare la malattia c’è il trapianto di feci da donatori sani.
Negli Stati Uniti si possono guadagnare soldi donando le proprie feci
L’operazione prevede l’immissione di campioni fecali all’interno del colon del paziente. La loro presenza è in grado di uccidere i batteri dannosi, riequilibrando completamente la flora batterica.
La terapia risulta efficace nel 92% dei casi. Finora, tuttavia, non esisteva una procedura ufficiale per eseguire un trapianto di feci. Prima dell’apertura della banca, infatti, la pratica avveniva in una sorta di “modalità fai-da-te” nient’affatto esente da rischi.
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Per questo, la Food and Drug Administration – responsabile della sperimentazione e della vendita dei presidi medici negli Stati Uniti – ha reso legale l’uso dei campioni di escrementi per fini curativi. Con l’autorizzazione alla commercializzazione delle feci, non manca chi ha avviato un vero e proprio business. I donatori, infatti, ricevono una somma che va dai 25 ai 75 euro per ogni campione depositato.
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- https://www.focus.it/scienza/salute/trapianto-di-feci-contro-il-clostridium-difficile-27022014-784512
- https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fcimb.2021.622949/full
- https://www.sciencealert.com/experts-say-we-should-all-be-storing-our-poo-in-a-bank-and-here-s-why