Il bambino

“vi leggo sempre con piacere e da qualche tempo pensavo di condividere la mia storia con voi. Perché è una storia davvero particolare, magari qualcuno l’avrà anche letta sul giornale, magari un giornale locale. Sono cose straordinarie che però capitano sempre più spesso. Già, una mattina mentre io e mia moglie stavamo uscendo presto per andare a correre (sono io che la costringo) sentiamo uno strano rumore appena fuori dal portone, accanto alla cassetta delle lettere del condominio. Ci giriamo e vediamo una busta e sentiamo come un miagolio. Pensavamo si trattasse di gattini abbandonati ma quando apriamo la busta, scopriamo che si tratta di un bambino. Piangeva, infreddolito. Mia moglie l’ha preso in braccio e se l’è messo sotto la maglia per coprirlo. Appena l’ha preso in braccio ha smesso di piangere. Dovete sapere che qualche mese prima mia moglie ha perso due bambini. Il primo era di pochi mesi, mentre il secondo era quasi arrivato al termine Soprattutto la seconda gravidanza è stata un dolore immenso per entrambi, ma soprattutto per lei. Trovare quel fagottino ci è sembrata la risposta alle nostre preghiere.
Pensavamo di poterlo tenere con noi…e vi lascio leggere il resto perché ne vale la pena!”

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Il nostro fan ha deciso di raccontare una storia che definisce particolare e, in un certo senso, straordinaria. Una vicenda reale, toccante, che alcuni potrebbero persino aver letto su qualche giornale locale, tanto è stata fuori dall’ordinario.

Una mattina, molto presto, lui e sua moglie stavano uscendo di casa per andare a correre. Precisa, con un tono affettuoso, che è lui a “costringerla” a quella routine. Ma proprio mentre stavano per uscire, hanno sentito uno strano rumore vicino alla cassetta delle lettere del condominio. Un suono sottile, qualcosa che sembrava un miagolio.

Incuriositi e un po’ preoccupati, si sono avvicinati e hanno trovato una busta. Pensavano si trattasse di gattini abbandonati, ma la realtà li ha lasciati senza fiato. Dentro la busta c’era un neonato, un bambino vero. Piangeva, tremava per il freddo. La moglie lo ha subito preso in braccio e lo ha stretto sotto la maglia per scaldarlo. Appena lo ha stretto a sé, il piccolo ha smesso di piangere.
Quel gesto così naturale ha avuto un significato ancora più profondo per entrambi. Qualche mese prima, infatti, la moglie aveva perso due gravidanze. La prima era giunta solo a pochi mesi, la seconda quasi al termine. Il dolore era stato immenso, devastante, soprattutto per lei.

Così, trovarsi davanti quel neonato ha avuto il sapore di qualcosa che somigliava a una risposta, una carezza del destino. Un incontro inatteso e potente, che sembrava colmare un vuoto difficile da descrivere.
Hanno sperato, anche solo per un attimo, di poterlo tenere con sé. Che quel bambino potesse diventare parte della loro famiglia. Ma ciò che è successo dopo ha avuto un seguito che vale davvero la pena leggere. Una storia forte, intensa, che parla di perdita, amore e speranza.

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