Mi chiamo Federica e mi sono ritrovata in una situazione spinosa e seccante con un mio amico, Enrico. Io ho 28 anni, vivo sola e lavoro in un ufficio e di solito alla pausa pranzo quando ho il tempo vado a farmi la coda in un panificio in cui tutti gli uffici e le aziende della zona si riversano. Direte perché ve lo sto dicendo. Perché ci sono delle volte in cui o perché non voglio passare la pausa pranzo in fila o perché ho talmente lavoro da fare che non posso alzarmi dalla sedia che mi cucino le cose il giorno prima e mi porto dietro il pranzo. Ecco è la situazione che c’è stata qualche giorno fa e ho avuto il pensiero di cucinare un po’ di più per dare poi quella sera un po’ di cibo a questo mio caro amico che ha un figlio di 3 anni che è un vero amore e io adoro. Calcolate che il mio amico lo conosco da molti anni e il bimbo sin dalla nascita tant’è che mi chiama zia anche se non c’è alcuna parentela tra noi. Siccome di recente c’è una situazione per cui manca la madre, ho pensato appunto di fare per il bambino queste cose da mangiare. Il problema è che il mio amico si è presentato fuori dal mio ufficio per pretendere di avere subito da mangiare per il bambino!
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