I bambini che mangiano pesce regolarmente sono più gentili e collaborativi

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I bambini che mangiano pesce regolarmente sono più gentili e collaborativi

| 23/04/2025
Fonte: Pexels

C’è anche il rischio di sviluppare scarse abilità sociali

  • I bambini che consumano due porzioni di pesce a settimana risultano più generosi, collaborativi e disponibili ad aiutare gli altri
  • Chi non mangia affatto pesce all’età di 7 anni ha un rischio maggiore del 35% di sviluppare scarse abilità sociali, che aumenta al 43% all’età di 9 anni
  • Gli omega-3, lo iodio e il selenio contenuti nel pesce sono fondamentali per lo sviluppo neurologico e potrebbero influenzare la socialità più dell’intelligenza.
  • La ricerca dell’Università di Bristol ha seguito i partecipanti per diversi anni, confermando il legame tra consumo di pesce e capacità di interazione sociale.
  • Introdurre il pesce nella dieta dei bambini può essere semplice preferendo varietà dal sapore delicato e preparazioni appetibili

 

Un recente studio condotto dall’Università di Bristol ha rivelato un dato sorprendente: il consumo regolare di pesce nei bambini non solo migliora la salute fisica, ma favorisce lo sviluppo di comportamenti prosociali, come la generosità, la collaborazione e la capacità di aiutare gli altri. L’indagine, pubblicata sull’European Journal of Nutrition, ha coinvolto oltre 8.000 bambini di 7 e 9 anni, esaminando la loro alimentazione e il loro comportamento. I risultati hanno mostrato che i bambini che mangiano almeno due porzioni di pesce a settimana hanno una maggiore propensione a interagire positivamente con gli altri.

Al contrario, chi non consuma affatto pesce a 7 anni ha un rischio aumentato del 35% di sviluppare scarse abilità sociali, un dato che sale al 43% a 9 anni. Il motivo di questa connessione risiede nei nutrienti essenziali contenuti nel pesce. Gli omega-3, in particolare il DHA (acido docosaesaenoico) e l’EPA (acido eicosapentaenoico), sono fondamentali per la struttura delle membrane cerebrali e influenzano la comunicazione tra le cellule nervose. Lo iodio è cruciale per la produzione di ormoni tiroidei, che regolano lo sviluppo del cervello, mentre il selenio svolge un ruolo chiave nella protezione cellulare e nella sintesi del DNA.

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Il consumo di pesce non ha avuto effetti diretti sul QI

Curiosamente, lo studio ha evidenziato che il consumo di pesce non ha avuto effetti diretti sui livelli di intelligenza (QI), ma ha invece mostrato un impatto specifico sulle capacità sociali. Questo suggerisce che i nutrienti del pesce possano avere un’influenza mirata su aspetti diversi dello sviluppo neurologico. In molti Paesi occidentali, il consumo di pesce nei bambini è inferiore alle raccomandazioni. In Regno Unito, ad esempio, i bambini tra i 4 e i 18 anni consumano meno di 20 grammi di pesce grasso a settimana, molto lontano dai 95 grammi consigliati. Questo dato evidenzia la necessità di introdurre il pesce nella dieta infantile fin da piccoli. Per superare eventuali resistenze, si possono proporre preparazioni più appetibili, come tacos di pesce, pasta con salsa di salmone o bastoncini di pesce fatti in casa. Anche il tonno e il salmone in scatola possono essere valide alternative, economiche e ricche di benefici nutrizionali.

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