Cercare di comunicare con forme di vita extraterrestre può anche implicare il contatto con una balena. È quanto hanno fatto gli scienziati del Search for Extraterrestrial Intelligence Institute (SETI), che hanno studiato il meccanismo di richiamo di una megattera. Per i ricercatori il complesso sistema di comunicazione degli animali marini potrebbe essere un punto di partenza per capire un eventuale linguaggio alieno.
«Allo steso modo in cui l’astrobiologia usa l’Antartide come base per studiare l’ambiente ostile di Marte, così stiamo studiando sistemi di comunicazione non umani ma complessi che potrebbero essere applicati ad eventuali segnali extraterrestri» ha affermato Laurence Doyle, del SETI.
Il team di ricercatori ha lanciato dei richiami in mare nella speranza di ottenere risposte. Una megattera di nome Twain si è avvicinata alla barca e ha emesso una serie di suoni che sono stati decodificati come un approccio comunicativo. Successivamente gli scienziati hanno emesso altri segnali ad intervalli regolari e la balena ha puntualmente risposto, rispettando gli stessi intervalli di tempo, facendo intendere che ci fosse uno scambio di richiami intenzionale.
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Lo studio è utile ai ricercatori per capire sistemi di comunicazione complessi e non umani, che potrebbero essere simili a quelli di forme di vita aliena.
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