Per un totale di 3.000 euro
- Una coppia di Pisa parte per una vacanza di 12 giorni in Indonesia, ma incontra diversi ritardi, arrivando a Giacarta con 24 ore di ritardo
- All’arrivo scoprono che i loro bagagli sono stati smarriti e devono compilare moduli per denunciarne la scomparsa
- Senza i bagagli, si trovano sprovvisti di beni essenziali e vivono la vacanza con numerosi disagi
- Dopo una settimana, ricevono i bagagli, ma solo poco prima di rientrare in Italia
- La coppia fa causa alla compagnia aerea e ottiene un risarcimento per le spese sostenute e per lo stress subito
Una coppia di Pisa, desiderosa di passare una vacanza rilassante in Indonesia, si è trovata ad affrontare un’esperienza tutt’altro che idilliaca a causa di disservizi aerei e della scomparsa dei bagagli. Partiti da Firenze con destinazione Giacarta, i due avevano prenotato un soggiorno di 12 giorni per esplorare le bellezze dell’Asia, ma il loro viaggio è stato segnato fin da subito da numerosi ritardi. Tra scali più lunghi del previsto e imprevisti vari, sono arrivati in Indonesia con 24 ore di ritardo, già provati da un tragitto reso scomodo da continui disagi.
L’arrivo a Giacarta ha portato con sé un ulteriore problema: al ritiro bagagli, le loro valigie non sono comparse. Dopo aver cercato invano, i due hanno dovuto compilare una serie di documenti per denunciarne lo smarrimento, aggiungendo un ulteriore stress alla lunga giornata di viaggio. Giunti finalmente in albergo, la realtà del disguido si è fatta sentire. Sprovvisti di vestiti, prodotti per l’igiene e altri oggetti essenziali, si sono trovati nella scomoda posizione di dover cercare alternative in una città sconosciuta, con il tempo dedicato alla vacanza pesantemente compromesso.
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I bagagli sono stati consegnati solo a pochi giorni dalla fine del soggiorno
Per una settimana intera, la coppia è stata costretta a gestire la propria permanenza senza i bagagli, che sono stati infine consegnati solo a pochi giorni dalla fine del soggiorno. Il disagio è stato tale che, al ritorno in Italia, i due hanno deciso di chiedere un risarcimento alla compagnia aerea. La richiesta non riguardava soltanto il rimborso delle spese sostenute per i beni di prima necessità, ma anche un indennizzo per il “danno da stress” subito per un totale di 3.000 euro. La vicenda è stata accolta in tribunale, dove i giudici hanno deciso di dare ragione alla coppia, stabilendo che la compagnia aerea dovesse risarcirli anche per l’impatto psicologico e l’inevitabile stress causato dal disservizio.
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