La babysitter affamata

“Buongiorno, mi chiamo Gabriella, ho 31 anni, sono sposata e ho una bellissima figlia che adoro. Non vorrei pensaste che sono una delle solite mamme pancine con poco cervello e che si preoccupano in modo tossico e malsano dei propri figli, io mi preoccupo questi sì, ma come ogni madre penso. Siccome lavoro molto e mio marito pure, abbiamo deciso nostro malgrado di affidare la bambina a una persona di fiducia, o almeno così credevamo. Lei si chiama Roberta, è una amica se così possiamo dire, perché più che altro la conosciamo poco ma si è inserita qualche volta nella nostra comitiva tramite conoscenze comuni e siccome ci ha sentito dire che cercavamo una babysitter e lei lo fa effettivamente di lavoro, abbiamo colto la palla al balzo e l’abbiamo praticamente assunta. Per una settimana è andato tutto bene, a volte lei non andava subito dalla bambina, ma ci può stare. Lo so perché ho installato in casa delle videocamere per controllare sempre la situazione, ovviamente l’ho avvisata prima che c’erano e che sarebbe stata ripresa, e si è comportata bene tutto sommato. Purtroppo l’altro giorno ha ben deciso di comportarsi in modo assurdo, maleducato e poco professionale e anche un po’ illegale secondo me. Ecco quindi che vorrei farvi leggere cos’è successo tra noi in quella strana giornata.”

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Gabriella, una donna di 31 anni, sposata e madre di una figlia che ama profondamente, desidera condividere un’esperienza che l’ha particolarmente turbata. Tenendo a precisare di non essere una di quelle madri eccessivamente preoccupate per i propri figli in modo tossico, spiega di avere una vita lavorativa impegnativa, condivisa con suo marito, che li ha portati a cercare una babysitter di fiducia per la loro bambina.
La scelta è caduta su Roberta, una conoscenza occasionale del loro gruppo di amici, che si è offerta per il ruolo avendo esperienza nel campo della baby-sitting. Nonostante le riserve dovute al non conoscerla approfonditamente, Gabriella e suo marito hanno deciso di affidarle la cura della figlia, confortati dal fatto che Roberta esercitasse professionalmente tale attività.

Inizialmente, le cose sembravano procedere per il meglio, nonostante qualche ritardo occasionale da parte di Roberta nel prendersi cura della bambina. Per monitorare la situazione e garantire la sicurezza della figlia, Gabriella aveva installato delle videocamere in casa, informando Roberta della loro presenza e del fatto che sarebbe stata ripresa. Questa misura precauzionale ha permesso a Gabriella di osservare il comportamento della babysitter, che fino a un certo punto si era dimostrata all’altezza della situazione. Tuttavia, una giornata particolare ha cambiato drasticamente la percezione di Gabriella nei confronti di Roberta: la babysitter ha adottato un atteggiamento che Gabriella descrive come assurdo, maleducato, poco professionale e persino illegale. Questo evento ha sollevato serio preoccupazioni in Gabriella, che ora si trova a dover affrontare le conseguenze di quanto accaduto e a prendere decisioni importanti riguardo alla sicurezza e al benessere della sua bambina, nonché alla professionalità delle persone a cui affidare la sua cura.

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