Babysitter a Capodanno

“Mi chiamo Monica, ho 40 anni e ho due figli. Purtroppo sono rimasta vedova molto presto: quando mio marito è morto i miei figli avevano pochi anni e così ho dovuto crescerli da sola. É stata dura ma devo dire che sono riuscita ad organizzarmi bene! Oggi i miei figli sono grandi ormai: la minore ha 17 anni e il maggiore 19 tra pochi mesi. Dopo tanto tempo da single, un anno fa ho conosciuto un uomo e ci siamo messi insieme, pur restando ciascuno a vivere a casa sua. Lui è divorziato e ha una figlia. Purtroppo mi rendo conto di non riuscire a capire del tutto le dinamiche tra il mio compagno e sua figlia e la sua ex moglie, forse perché io sono vedova e non divorziata o forse perché ho cresciuto i miei figli per essere indipendenti e non sotto una campana di vetro.. non lo so! In ogni caso la situazione è difficile perché anche se la figlia del mio compagno ha la stessa età della mia figlia minore (hanno pochi mesi di differenza), mia figlia Anna è ormai, diciamo, indipendente, mentre Sandra, la figlia del mio compagno, ha ancora bisogno di essere scarrozzata in giro, di mammina o papino che le preparino i pasti eccetera.. Per il mio compagno poi sono sempre io quella la cui opinione non conta, quella che si deve adattare, quella che “non capisce”.. come se non fossi un genitore anche io!! Per Capodanno abbiamo raggiunto il limite della mia sopportazione..”

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Monica, una donna di 40 anni con due figli ormai grandi, racconta le difficoltà che sta vivendo nella sua relazione di coppia. Rimasta vedova quando i figli erano ancora piccoli, ha dovuto affrontare da sola il compito di crescerli, riuscendo, nonostante le difficoltà, a renderli indipendenti. Oggi, il maggiore ha quasi 19 anni e la minore 17, e Monica si sente soddisfatta del percorso che hanno fatto insieme.

Dopo anni da sola, un anno fa ha incontrato un uomo divorziato con cui ha iniziato una relazione, mantenendo però vite separate e vivendo ciascuno nella propria casa. Quest’uomo ha una figlia di 17 anni, Sandra, e Monica si rende conto di non riuscire a comprendere del tutto le dinamiche tra lui, la figlia e l’ex moglie. La differenza tra la propria esperienza di genitore vedova e quella del suo compagno, divorziato, sembra essere un elemento di tensione. Monica nota come il suo stile educativo, volto a rendere i figli indipendenti, contrasti con quello del compagno, che vede Sandra ancora molto dipendente dai genitori per le sue necessità quotidiane.

Questa divergenza genera attriti. Monica si sente spesso messa in secondo piano nelle decisioni, come se la sua opinione non avesse peso e non fosse riconosciuto il suo valore come genitore. La situazione è esplosa a Capodanno, segnando il culmine della sua frustrazione. Il senso di esclusione e l’incapacità di trovare un punto di equilibrio con il compagno l’hanno portata a riflettere profondamente sulla relazione e sulle difficoltà che ne derivano.

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