Avete mai sentito parlare di “astrologia karmica”? Prima di capire nel dettaglio di cosa si tratta, è indispensabile chiarire a cosa fa riferimento il concetto di karma. Questa espressione derivante dal sanscrito fa riferimento a una legge di causa ed effetto che governa l’intero universo, al fine di mantenere una condizione di equilibrio. Le nostre esistenze, dunque, non sarebbero libere e autodeterminate: ciò che avviene nella nostra vita è infuenzato da questo meccanismo di azione e reazione.
Com’è evidente, dunque, l’astrologia karmica rappresenta un concetto affascinante e complesso, che combina diverse discipline. Da un lato, si fa riferimento alla pratica di predire le sorti umane sulla base del movimento dei corpi celesti. Dall’altro, tale visione è arricchita e integrata da un complesso di credenze secondo cui ad influire sulla nostra esistenza sono anche le nostre vite passate e le varie fasi di reincarnazione che abbiamo attraversato. Va da sé, dunque, che le radici dell’astrologia karmica affondino in tutte quelle religioni e correnti filosofiche basate sulla trasmigrazione dell’anima in un altro corpo fisico dopo la morte.
Secondo i precetti dell’astrologia karmica, in ogni casa astrologica vengono rappresentati gli effetti di eventi passati, in grado di lasciare delle tracce vibrazionali. Tali tracce sono rappresentate dallo spostamento dei pianeti, e continuano ad avere un influsso sul presente. Per questo, indagare il movimento dei corpi celesti è indispensabile.
Infatti, questa disciplina offre gli strumenti funzionali allo sviluppo di uno stato di consapevolezza che ci consenta di andare oltre la legge del karma, attraverso il raggiungimento del dharma.
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La via del dharma è il percorso della propria anima, non intaccato dagli eventi esterni. Solo seguendo questa strada potremo vivere in armonia con l’intero universo e abbracciare il nostro destino arrivando a soddisfare tutti i nostri desideri più profondi.
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