L’ascolto di musica durante lo studio e il lavoro è una pratica diffusa, ma i suoi effetti sulla concentrazione e sulla produttività sono controversi

• Alcuni studi indicano che la musica può migliorare l’umore e rendere lo studio più piacevole
• Altre ricerche mostrano però che potrebbe avere anche effetti controproducenti
• Ascoltare una musica con testi può influire sulla capacità di concentrazione nello svolgimento di un’attività
• L’ascolto abituale di musica potrebbe rendere il cervello meno capace di concentrarsi in ambienti silenziosi
• L’effetto della musica varia in base alla persona, al tipo di compito e al genere musicale

Ascoltare musica mentre si lavora, si studia o si sta al computer è un’abitudine piuttosto comune. Per molti la musica è una compagna insostituibile nelle attività quotidiane, poiché mette di buon umore e alleggerisce i compiti che si stanno svolgendo.

Gli effetti su memoria e concentrazione

Diversi studi però hanno analizzato se ascoltare musica possa influire negativamente sulla concentrazione o sula produttività lavorativa. Mentre alcune ricerche suggeriscono che la musica possa migliorare l’umore e ridurre lo stress, rendendo l’apprendimento più piacevole, altre evidenziano che potrebbe compromettere le capacità cognitive, in particolare la memorizzazione e la comprensione delle informazioni.

Uno studio dell’Università del Galles ha rilevato che qualsiasi tipo di musica di sottofondo, indipendentemente dal genere, ha un impatto negativo sulla capacità di ricordare informazioni in sequenza. Questo effetto è particolarmente pronunciato quando si ascolta musica con testi, poiché il cervello deve elaborare le parole della canzone, entrando in conflitto con la necessità di processare e immagazzinare nuove informazioni. Anche la musica strumentale può interferire con l’attenzione, sebbene in misura minore rispetto a quella con parole.

Quando è utile ascoltare musica

D’altra parte, alcuni studi hanno suggerito che la musica potrebbe avere effetti benefici in determinate circostanze. Ad esempio, per attività ripetitive o che richiedono meno impegno cognitivo, la musica può aiutare a mantenere la motivazione e ridurre la percezione della fatica. Inoltre, le preferenze individuali giocano un ruolo cruciale: alcune persone trovano la musica rilassante e stimolante, mentre altre la percepiscono come un elemento di distrazione.

Un ulteriore aspetto da considerare è il possibile impatto dell’ascolto abituale di musica sul cervello. Alcuni esperti ipotizzano che l’abitudine a studiare o lavorare sempre con la musica possa ridurre la capacità di concentrazione in ambienti silenziosi, rendendo più difficile concentrarsi in assenza di stimoli sonori. Questo fenomeno potrebbe essere particolarmente rilevante per gli studenti e i lavoratori che necessitano di elevati livelli di attenzione per periodi prolungati.

In conclusione, l’effetto della musica sulla produttività e sull’apprendimento dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di compito, la complessità cognitiva richiesta, il genere musicale e le preferenze personali.

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Se da un lato può rendere alcune attività più piacevoli e migliorare l’umore, dall’altro può interferire con la memoria e la concentrazione, specialmente in compiti che richiedono un’elevata elaborazione delle informazioni. Per chi desidera ascoltare musica mentre studia o lavora, una possibile soluzione è scegliere brani senza testi, con un ritmo costante e a basso volume, per minimizzare le distrazioni e massimizzare i benefici.

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• https://computerhoy.20minutos.es/ciencia/escuchas-musica-mientras-navegas-internet-trabajas-ciencia-tiene-preocupante-razon-no-deberias-hacerlo-1442000
• https://www.uow.edu.au/media/2019/is-it-ok-to-listen-to-music-while-studying.php
• https://sites.psu.edu/siowfa16/2016/10/21/studying-while-listening-to-music-good-or-bad/

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