Una banda di sei rapinatori armati formata da anziani tra i 60 e i 77 anni è stata arrestata dopo aver compiuto diversi furti a mano armata negli uffici postali di Roma. Italo De Witt, 70 anni, soprannominato “il tedesco”, Sandro Baruzzo, 68 anni, e Raniero Pula, 77 anni, sembrano più nonni innocui che criminali incalliti, ma l’apparenza inganna. I procuratori sostengono che erano i capi di una spietata banda di rapinatori a mano armata specializzata in uffici postali di Roma. La banda aveva una struttura molto chiara, con i tre anziani signori al vertice e altri tre esperti, un fabbricante di chiavi (66 anni) per scassinare le varie serrature e due muratori (51 e 56 anni) che si occupavano del “buco” attraverso il quale la banda entrava negli uffici postali.
Tutti i membri avevano precedenti penali, ma i leader avevano precedenti che risalivano fino agli anni ‘70. Le autorità hanno iniziato a indagare sulle attività della banda dopo una rapina all’ufficio postale avvenuta nel maggio dello scorso anno, quando tre individui che indossavano maschere, cappelli e occhiali da sole per non essere riconosciuti, hanno minacciato il personale con una pistola e sono riusciti a portare via 195.000 euro. Da allora, gli investigatori sono venuti a sapere che avevano pianificato almeno altre due rapine, entrambe annullate a causa di vari fattori.
Il 30 agosto 2023, la banda avrebbe dovuto colpire un ufficio postale, ma ha interrotto la rapina a mano armata dopo aver notato che le guardie di sicurezza avevano caricato solo una piccola somma di denaro nel bancomat, rendendo la potenziale ricompensa non degna del rischio. Poi, il 6 settembre, sono stati sfortunati, perché il furgone blindato che avevano preso di mira non è mai arrivato all’ufficio postale di Roma che avevano programmato di colpire. Un’altra rapina a mano armata è stata interrotta dagli anziani perché uno di loro – il sessantaseienne fabbricante di chiavi – aveva problemi di incontinenza e doveva sottoporsi a un intervento alla prostata.
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La banda di esperti è stata infine catturata il 6 novembre, quando ha tentato di rapinare un ufficio postale in via Calpurnio Pisone, ignara del fatto che era sotto sorveglianza della polizia. Come di consueto, i muratori hanno fatto un buco nel muro e lo hanno occultato con del compensato. È così che tre membri della banda sono entrati nell’ufficio postale, ma mentre si preparavano a fuggire con 152.000 euro, sono stati arrestati dalla polizia. Durante le indagini, i procuratori hanno appreso che i tre anziani leader parlavano raramente al telefono, sospettando giustamente che la polizia potesse ascoltarli. Invece si incontravano spesso in un oscuro bar per definire i loro piani per la prossima operazione. I sei sono stati arrestati con l’accusa di rapina a mano armata e, dopo un breve processo, i tre leader sono stati condannati a quattro anni di carcere.
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