Gli arcobaleni di fuoco, noti anche come archi circumorizzontali (o “fire rainbows” in inglese), sono un affascinante e raro fenomeno atmosferico che si verifica quando la luce solare interagisce con cristalli di ghiaccio presenti nelle nuvole alte, in particolare con i cirri. Non si tratta di veri arcobaleni, ma di un tipo speciale di rifrazione della luce che crea spettacolari sfumature di colore.
Il fenomeno prende il nome di arcobaleno di fuoco perché i colori che si manifestano sono particolarmente intensi e vibranti, richiamando i toni di un incendio. Si verifica quando la luce del sole viene rifratta attraverso cristalli di ghiaccio a forma di prisma presenti nei cirri, che si trovano ad alta quota, solitamente tra i 5.000 e i 15.000 metri di altezza.
I cristalli di ghiaccio sono disposti in modo tale da agire come lenti, riflettendo e scomponendo la luce solare nei suoi componenti cromatici. Perché si possa formare un arcobaleno di fuoco, i cristalli devono trovarsi esattamente in una posizione che permetta alla luce solare di entrare con un angolo ideale di circa 22 gradi. Il sole invece deve essere molto alto nel cielo, oltre i 58° sopra l’orizzonte, con una luce molto intensa e diretta. Solo in queste condizioni si formano i colori spettacolari che danno l’illusione di un arcobaleno acceso dal fuoco.
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La loro forma è lineare o semi-circolare e si sviluppano orizzontalmente attraverso una parte del cielo. Poiché la luce che li crea è rifratta attraverso i cristalli di ghiaccio, l’arcobaleno di fuoco si distingue per la disposizione più ordinata dei colori, che appaiono in modo più uniforme rispetto a un arcobaleno tradizionale che si forma attraverso gocce di pioggia. Gli arcobaleni di fuoco non vanno confusi con le nubi iridescenti, che possono produrre un effetto simile.
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