In un mondo in cui quasi due miliardi di persone hanno difficoltà ad accedere all’acqua potabile, la soluzione potrebbe arrivare dall’invenzione di un ingegnere spagnolo.
Enrique Veiga è un ingegnere spagnolo che ha dedicato la sua vita agli impianti di refrigerazione. Nel 1990 la Spagna attraversò un periodo di grande siccità e Veiga ebbe un’idea ispirandosi alla condensa delle celle frigorifere: creare una macchina che condensasse l’umidità dell’aria per produrre acqua potabile. Rispetto ad altri dispositivi simili, che necessitano di condizioni ottimali di umidità relativa del 60-80%, la particolarità dell’invenzione spagnola è che produce acqua anche con temperature molto alte, fino a 50 °C e con umidità molto bassa (8%).
Questo ne consente l’uso anche in luoghi remoti della terra dove per gran parte dell’anno ci sono condizioni di caldo estremo e siccità. L’acqua prodotta esce ad una temperatura di 12 °C ed è completamente sicura per il consumo.
Nel 2005 Veiga ha registrato il brevetto e il dispositivo è stato testato e certificato dall’Istituto spagnolo di tecnologia aerospaziale (INTA) in condizioni meteorologiche molto avverse.
Aquaer condensa l’umidità dell’aria e produce fino a 20.000 litri di acqua al giorno, ma l’azienda realizza anche dispositivi più piccoli e facilmente trasportabili che possono generare dai 50 ai 75 litri di acqua al giorno. Il sistema è pensato per ogni tipo di utenza, dall’approvvigionamento di interi villaggi al soddisfacimento del fabbisogno idrico di una singola famiglia.
Leggi anche C’è una bevanda che idrata più dell’acqua
Con la sua capacità di generare acqua anche con bassissima umidità, l’invenzione non solo offre una risposta all’attuale crisi idrica, ma apre anche la strada a nuove possibilità nella gestione delle risorse naturali.
Share