Antichi virus di 15.000 anni fa riaffiorano: l’allarme degli scienziati

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Antichi virus di 15.000 anni fa riaffiorano: l’allarme degli scienziati

| 17/03/2024
Fonte: Wikimedia

Alcuni batteri che resistono da oltre 750.000 anni sono stati riportati in vita in laboratorio

  • Creature antiche emergono dal permafrost, tra cui resti di rinoceronti lanosi e un lupo gigante risalenti a migliaia di anni fa
  • Batteri che resistono da oltre 750.000 anni sono stati riportati in vita in laboratorio, insieme a muschio e vermi antichi
  • Il disgelo del permafrost solleva preoccupazioni sulla potenziale liberazione di virus antichi, minacciando l’umanità
  • Uno studio ha identificato 33 virus, di cui 28 mai osservati prima, risalenti a 15.000 anni fa, offrendo nuove prospettive sull’evoluzione e le interazioni virus-ospite
  • La ricerca fornisce una visione unica dell’evoluzione biologica e ambientale del pianeta, aiutando a comprendere come la vita si sia adattata ai cambiamenti climatici

 

Il permafrost sta rivelando segreti straordinari del passato della Terra, con creature antiche emergenti dal ghiaccio dopo millenni. Tra le scoperte ci sono resti ben conservati di animali estinti da lungo tempo, come il rinoceronte lanoso e un gigantesco lupo risalente a 40.000 anni fa. Ancor più sorprendente, alcuni batteri che resistono da oltre 750.000 anni sono stati riportati in vita in laboratorio, insieme a organismi come un muschio e minuscoli vermi risalenti a migliaia di anni fa.

Questa eccezionale rivelazione offre uno sguardo nel passato degli ecosistemi terrestri, rivelando dettagli sugli ambienti in cui queste creature hanno vissuto. Tuttavia il disgelo del permafrost solleva anche preoccupazioni, in quanto potrebbe liberare virus antichi rappresentando una minaccia per l’umanità. Uno studio del 2021 ha evidenziato che il disgelo del permafrost non comporta solo la perdita di archivi biologici, ma anche la potenziale diffusione dei loro contenuti negli ecosistemi attuali.

La ricerca ha identificato 33 virus

Grazie ai progressi nella tecnologia di metagenomica, i ricercatori stanno esaminando con strumenti più precisi ciò che è conservato nel permafrost. In particolare, nella calotta glaciale di Guliya sull’Altopiano del Tibet, sono stati scoperti virus unici, alcuni risalenti a 15.000 anni fa. Questi virus, insieme a polvere e gas, forniscono un registro diretto delle condizioni atmosferiche e ambientali passate.

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La ricerca ha identificato 33 virus, di cui 28 mai osservati prima, suggerendo abilità genetiche a prosperare in condizioni estreme. Principalmente batteriofagi che attaccano il Methylobacterium, questi virus offrono nuove prospettive sull’interazione tra virus e ospiti in ambienti estremi. Mentre l’emergere di virus antichi solleva preoccupazioni, rappresenta anche un’opportunità unica per studiare i cambiamenti ambientali storici e l’evoluzione dei virus. Questa ricerca è fondamentale per comprendere come la vita si sia adattata ai cambiamenti climatici, offrendo una visione unica dell’evoluzione biologica e ambientale del nostro pianeta.

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