La più antica piramide potrebbe essere stata costruita con un sistema di sollevamento idraulico

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La più antica piramide potrebbe essere stata costruita con un sistema di sollevamento idraulico

| 26/08/2024
Fonte: X

Un nuovo studio fa luce sulle tecniche di costruzione della piramide di Djoser, in Egitto

  • Gli studiosi da sempre si interrogano su come gli Egizi abbiano costruito le piramidi
  • Un team di ricercatori ha fatto luce su come sarebbero stati trasportati e sollevati i pesanti blocchi della piramide di Djoser, costruita circa 4600 anni fa
  • Il monumento a gradoni potrebbe essere stato edificato con l’aiuto di un ingegnoso sistema di sollevamento idraulico
  • Gli egizi costruirono una diga e un sistema di canalizzazione che portava l’acqua in un pozzo al centro della piramide
  • Attraverso cicli di riempimento e drenaggio l’acqua portava in alto le pietre

 

Le tecniche di costruzione delle piramidi da sempre affascinano storici e scienziati. Per molti versi il trasporto e il sollevamento degli enormi blocchi di pietra resta ancora un argomento di dibattito, aperto a molteplici ipotesi.

Il sistema di sollevamento idraulico

Un nuovo studio realizzato da un team di ricercatori francesi e pubblicato sulla rivista Plus One, illustra come potrebbe essere stata realizzata la piramide a gradoni di Djoser, la più antica d’Egitto risalente al 2600 a.C. circa.

Il monumento a gradoni, situato nella necropoli di Saqqara, potrebbe essere stato costruito con l’aiuto di un ingegnoso sistema di sollevamento idraulico. Gli autori dello studio ipotizzano che il meccanismo convogliasse l’acqua in due pozzi situati all’interno della piramide stessa, consentendo di sollevare e abbassare un galleggiante per sollevare i blocchi di pietra

«La scoperta fornisce una risposta coerente a una domanda sulla costruzione delle piramidi che è rimasta senza risposta per diversi secoli», ha detto a Newsweek l’autore principale dello studio, Xavier Landreau, del CEA Paleotechnic Institute, in Francia.

Un sistema id canalizzazione delle acque

«L’architettura della piramide è rivoluzionaria e presenta molte innovazioni che anticipano quelle della piramide di Cheope, tra cui la forma piramidale e l’uso esclusivo di pietre completamente rivestite per la muratura» ha aggiunto lo studioso.

La piramide, una volta completata, era alta più di 60 metri ed era la struttura artificiale più alta del mondo. Ad oggi però ancora non è chiaro come sia stata costruita. L’ultimo studio, tuttavia, fa luce su questa questione.

Il recinto di Gisr el-Mudir

Gli autori dell’articolo motivano la presenza, precedentemente inspiegabile vicino alla piramide, di una struttura massiccia nota come “recinto di Gisr el-Mudir” che poteva essere una diga progettata per contenere sedimenti e acqua. La struttura misurava quasi due chilometri di lunghezza e 15 metri di spessore e avrebbe regolato e filtrato l’acqua fornendo protezione contro le inondazioni torrenziali. Nella parte meridionale del fossato che circonda il complesso di Djoser, i ricercatori hanno poi rivolto la loro attenzione ad uno scavo monumentale noto come “Fossa profonda”, lungo circa 1370 metri e profondo 27, scavato interamente nella roccia, con una funzione inspiegabile.

Incrociando analisi idrologiche e ritrovamenti archeologici del passato, il team propone che questa struttura, composta da diversi compartimenti successivi, combini tutte le caratteristiche tecniche di un impianto di trattamento delle acque.

Il sollevamento delle pietre

Per i ricercatori l’architettura interna della piramide a gradoni di Saqqara è coerente con un meccanismo di ascensore idraulico mai segnalato prima. L’acqua priva di sedimenti proveniente dall’impianto di trattamento veniva convogliata nei condotti sotterranei della piramide, la cui funzione era rimasta finora inspiegabile. «Attraverso questa rete idraulica, l’acqua sarebbe stata guidata al pozzo centrale sotto la piramide e, attraverso cicli di riempimento e drenaggio, avrebbe sollevato un galleggiante che trasportava le pietre. La piramide di Djoser sarebbe stata eretta come un vulcano, con i materiali da costruzione che arrivavano al suo asse centrale».

Secondo Landreau un sistema del genere avrebbe comportato diversi vantaggi. Ad esempio, avrebbe ridotto al minimo il carico di lavoro degli operai del cantiere, consentendo di sollevare verticalmente grandi quantità di pietre ad ogni ciclo di riempimento/svuotamento del pozzo.

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I sistemi di sollevamento idraulici potrebbero contenere la chiave per svelare il mistero di come furono sollevati i monoliti più grandi, trovati nelle piramidi come Khufu o Kephren, che pesavano decine di tonnellate e rendevano impossibile il loro trasporto con la sola manodopera. Al contrario, un ascensore idraulico di dimensioni moderate può sollevare da 50 a 100 tonnellate. Esplorare i pozzi nascosti all’interno di queste piramidi potrebbe essere una strada promettente per la ricerca.

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