Uno strano macchinario di oltre cento anni fa è stato donato ad un museo americano lasciando perplessi gli storici sulla sua funzione.
La macchina, donata al Neild Museum negli anni ‘90, è composta da un piano di lavoro in ceramica e da due oggetti rotanti che ricordano dei matterelli. Seppure originariamente azionata a mano, presenta anche un motore che ha aiutato ad automatizzare l’attività, qualunque essa fosse.
Per decenni la macchina è rimasta senza una precisa identificazione, fino a quando gli studiosi del Dorchester County Historical Society hanno deciso di chiedere l’aiuto dei social, con un appello agli utenti a fornire qualsiasi indicazione utile a capirne la funzione. «Riesci a identificare questa macchina? Ha un motore nuovo, ma tutto il resto ha circa 100 anni. Quale industria locale potrebbe averla usata?» ha scritto l’associazione in un post su Facebook.
Le risposte non sono tardate ad arrivare: chi ha suggerito che fosse un dispositivo per strizzare i vestiti bagnati, chi una conciatrice per pelli, altri hanno invece ipotizzato si trattasse di una pressa per litografie e persino un batticarne. Per gli studiosi, la macchina sembrava avere un’origine locale, e hanno ipotizzato che si trattasse di qualcosa per lavorare l’impasto di biscotti.
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Alla fine quest’ultima ipotesi è stata confermata. Si tratta di una macchina creata da un uomo per aiutare la zia nella produzione di “biscotti battuti” una ricetta tipica del Maryland. La macchina rimescolava l’impasto per far fuoriuscire l’aria prima di essere trasformato in biscotti.
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