Nel Magdaleniano mangiavamo cadaveri umani: lo studio
- Negli anni ’60, in una grotta di Maszycka, in Polonia, furono rinvenuti i resti di dieci individui vissuti nel tardo Paleolitico superiore
- I frammenti ossei sono stati recentemente riesaminati con l’aiuto delle più moderne tecnologie
- Le analisi hanno rivelato una verità inaspettata
- I nostri antenati praticavano il cannibalismo
- In particolare, si cibavano dei defunti: ecco cosa sapere
Una ricerca condotta da un team di scienziati dell’Università di Göttingen, in Germania, ha svelato un retroscena a dir poco stupefacente sugli antenati della nostra specie: gli esseri umani vissuti nel Magdaleniano, civiltà del Paleolitico risalente a circa 18.000 anni fa, si cibavano dei cadaveri dei loro simili. A supporto di questa tesi, gli archeologi hanno riesaminato delle prove rinvenute all’interno della grotta di Maszycka, in Polonia.
La cavità costituisce un importante sito di scavi per il tardo Paleolitico superiore. Al suo interno, infatti, negli anni ’60 fu trovato un totale di 63 ossa, appartenenti a dieci diversi individui. I resti sono stati recentemente analizzati ricorrendo alle più sofisticate tecniche moderne. Dalle ultime analisi, è stato possibile individuare 36 frammenti ossei del campione che riportavano segni di sezionamento subito dopo la morte. In particolare, sono stati individuati tagli sul cranio, che suggeriscono che qualcuno abbia rimosso il cuoio capelluto e gli attacchi muscolari, per poi frantumare le ossa lunghe e raggiungere il midollo osseo.
Perché i nostri antenati praticavano il cannibalismo?
Questi indizi, secondo gli studiosi, non lasciano spazio ad alcun dubbio. Francesc Marginedas, a capo della ricerca, ha spiegato: “La posizione e la frequenza dei segni di taglio, così come la frantumazione mirata delle ossa, non lasciano dubbi sul fatto che la loro intenzione fosse quella di estrarre componenti nutritive dai morti“.
Sulle motivazioni alla base della pratica del cannibalismo, i ricercatori sono ancora incerti. Come illustrato da Thomas Terberger, coautore dello studio, “L’ampia gamma di prove artistiche indica condizioni di vita favorevoli durante questo periodo. Sembra quindi improbabile che il cannibalismo fosse praticato per necessità.
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È possibile che questo sia stato un esempio di cannibalismo violento. Dopo l’ultima era glaciale, ci fu una crescita della popolazione, e questo potrebbe aver portato a conflitti per risorse e territori. E ci sono prove di isolati episodi di cannibalismo in relazione a conflitti violenti. Inoltre, sono stati trovati resti umani mescolati a detriti di insediamenti nella grotta di Maszycka, il che indica che i morti non venivano trattati con rispetto“.

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- https://archaeologymag.com/2025/02/evidence-of-cultural-cannibalism-poland/
- https://www.nature.com/articles/s41598-025-86093-w