Secondo una nuova ricerca, annusare le ascelle sudate può essere la chiave per alleviare l’ansia sociale. Attività quotidiane come incontrare estranei, parlare al telefono o persino andare al lavoro possono infatti scatenare questo problema di salute mentale in alcune persone. La paura incontenibile delle situazioni sociali si sviluppa tipicamente durante l’adolescenza e può avere implicazioni a lungo termine. I sintomi includono sensazione di malessere, vampate di calore, tremori o addirittura attacchi di panico.
Ora gli scienziati hanno scoperto che l’odore del sudore degli altri può aiutare a trattare questa condizione. Questi problemi sono infatti diminuiti di quasi il 40% quando i pazienti sono stati sottoposti a terapia mindfulness e i ricercatori li hanno esposti a “segnali chemio” umani. Elisa Vigna, responsabile del progetto, del Karolinska Institute in Svezia, ha spiegato: “Il nostro stato d’animo ci induce a produrre molecole (o chemio-segnali) nel sudore che comunicano il nostro stato emotivo e producono risposte corrispondenti nei riceventi. I risultati del nostro studio preliminare mostrano che la combinazione di questi chemio-segnali con la terapia mindfulness sembra produrre risultati migliori nel trattamento dell’ansia sociale rispetto a quelli ottenibili con la sola terapia mindfulness”.
I trattamenti attuali aiutano chi soffre di ansia a essere più presente nel momento, concentrandosi sui propri sensi e sulla respirazione, anche quando si è da soli. Ora si è però compreso come gli individui che hanno intrapreso una sessione di terapia mindfulness insieme all’esposizione agli odori del corpo umano hanno mostrato una riduzione del 39% dei punteggi di ansia. A titolo di confronto, nel gruppo che ha ricevuto solo la mindfulness (cioè il gruppo di controllo) si è osservata una riduzione del 17% dei punteggi di ansia dopo una sessione di trattamento. Il team ha raccolto campioni di sudore mentre le persone guardavano brevi clip di film come l’horror “The Grudge” e commedie come “Le vacanze di Mr. Bean” e “Sister Act”. I ricercatori hanno cercato di capire se le reazioni specifiche durante la sudorazione avessero effetti diversi.
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I 48 pazienti, tutte donne di età compresa tra i 15 e i 35 anni, sono stati divisi in tre gruppi di 16 persone e, per un periodo di due giorni, sono stati sottoposti a terapia mindfulness per l’ansia sociale. Sono state esposte contemporaneamente a uno dei diversi odori, mentre un gruppo di controllo ha annusato solo aria pulita. Le donne del gruppo esposto al sudore di persone che avevano guardato film divertenti o paurosi hanno risposto meglio alla terapia mindfulness rispetto a quelle che non erano state esposte. Lo stato emotivo della persona che produceva il sudore non differiva nei risultati del trattamento: il sudore prodotto da una persona felice aveva lo stesso effetto di quello prodotto da una persona spaventata da un filmato.
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