Può portare a una serie di disturbi psicosomatici
- L’ergofobia è una paura eccessiva e persistente del lavoro e dei compiti quotidiani ad esso collegati, classificata come un disturbo d’ansia
- Le persone con ergofobia soffrono di ansia anticipatoria, disturbi psicosomatici e possono avere episodi di panico o ansia relazionale, portando spesso a frequenti assenze dal lavoro
- Anche se i soggetti riconoscono l’irrazionalità delle loro paure, non riescono a gestire l’ansia sproporzionata verso il lavoro
- Così a volte si sviluppa un timore paranoico di mobbing
- L’ergofobia può essere vista come una forma di ansia da prestazione o fobia sociale e spesso è associata al burnout, risultando da stress e paure accumulate nel tempo
L’ergofobia, derivante dal greco “ergo” (lavoro) e “phobos” (paura), rappresenta una paura eccessiva e persistente nei confronti del proprio lavoro e dei compiti quotidiani ad esso collegati. Secondo lo psichiatra Michael Linden, essa può essere classificata come un disturbo d’ansia. L’ansia è una condizione che si manifesta come una paura anticipatoria legata a eventi futuri incerti, spesso immaginati in scenari negativi. Questo tipo di ansia può portare a una serie di disturbi psicosomatici, come cefalee, coliti e gastriti, evidenti anche in chi non soffre specificamente di ergofobia ma sperimenta un forte stress lavorativo.
Le persone affette da ergofobia riconoscono l’irrazionalità dei loro timori, ma non riescono a sfuggire alle ansie sproporzionate verso il contesto lavorativo. Questo stato di allerta costante può anche causare panico o ansia relazionale, generata dall’interazione con colleghi. In alcuni casi, può portare a un timore paranoico di essere vittima di mobbing, anche senza prove concrete. Questa condizione porta spesso le persone a frequenti assenze dal lavoro, richieste di permessi e, in casi estremi, alle dimissioni.
Può essere vista come una forma di ansia da prestazione o fobia sociale
Un parallelo interessante può essere fatto con il ritiro sociale tipico dell’adolescenza, caratterizzato da un senso di solitudine e inefficacia, che può sfociare nell’abbandono scolastico e nell’allontanamento sociale. Allo stesso modo, l’ergofobia può essere vista come una forma di ansia da prestazione o fobia sociale, derivante da stress accumulato e non gestito. Il burnout è spesso associato all’ergofobia, indicando che questa condizione può essere la risultante di ansie e paure minori che si accumulano nel tempo.
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Per gestire l’ergofobia, è necessario un intervento sia sul singolo sia sull’organizzazione. A livello individuale, è fondamentale cercare supporto da un professionista per comprendere le cause dell’ansia e sviluppare strategie per affrontarla. Le aziende, dal canto loro, devono creare un ambiente di lavoro sicuro psicologicamente, che rispetti la dimensione umana e non sovraccarichi i dipendenti con richieste eccessive. Offrire un ambiente in cui le persone si sentano libere di condividere preoccupazioni e idee senza timore di giudizio è cruciale.
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- https://www.serenis.it/articoli/che-cose-lergofobia-analisi-eziologia-e-trattamento/
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